Horror, Recensione

TREMORS

Titolo OriginaleTremors
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1990
Genere
Durata96'

TRAMA

Mentre i due operai Valentine McKee e Earl Basset stanno battendo in lungo e in largo il deserto del Nevada in cerca di qualche lavoro redditizio, una sismologa registra strani movimenti del terreno, proprio in quelle zone.

RECENSIONI

Primo capitolo di assoluto culto per una saga che conoscerà tre seguiti (l'ultimo, Tremors 4: The Legend Begins, in realtà è un prequel) e un serial di 13 episodi, nei quali il personaggio Burt Gummer, la figura più simpaticamente deviante di guerrafondaio dai tempi del Tackleberry di Police Academy, interpretato da Michael Gross diverrà incontrastato protagonista. Il regista Ron Underwood e gli sceneggiatori S. S. Wilson (che sceneggerà serie televisiva dirigendo anche secondo e quarto film della quadrilogia sui vermoni sotterranei) e Brent Maddock fanno squadra, proprio come gli sventurati eroi della pellicola, per confezionare un prodotto di intelligente e scanzonato intrattenimento, puntando tutto su elementi basici ed efficaci. L'involucro, probabilmente la cosa più interessante di Tremors, è una sorprendente mescolanza di generi. C'è di tutto: western, action, commedia, horror, sci-fi, cosicché l'opera è una risultante sbalestrantemente riuscita di differenti derive, un rigenerato b-movie che ci riconduce a quel sapore così speziatamente old-fashioned del cinema americano anni '50, tra fantascienza preistorica e eco-vengeance. Kevin Bacon e Fred Ward si dimostrano straordinariamente bravi nel tenere a bada un plot intrigante ma abbastanza scontato, soprattutto per la reiterazione delle situazioni, piuttosto che le agghiaccianti creature ctonie che si spostano underground al variare delle vibrazioni telluriche, grazie anche a una calibrata modulazione del fattore tensivo all'interno del film. La riproposizione di matrice riconoscibilmente western di nuove fenomenologie dell'assedio, insieme a scorribande in steadycam sopra e sotto il suolo di scenari desertici e assolati nei quali un manipolo di badlanders scavezzacollo prendono a colpi di fucile e parolacce i mostracci di turno, inarrestabili squali della sabbia di lynchane reminescenze, funziona e fa divertire senza pretese per tutti i 96 minuti di film, anche se avremmo preferito il finale originale molto più western di quell'happy ending sfacciatamente romantico. Guilty pleasure? For sure, it is!