Grottesco

THE MILLION DOLLAR HOTEL

Titolo OriginaleThe Million Dollar Hotel
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2000
Genere
Durata122'
Scenografia

TRAMA

Storia di un amore tormentato tra due emarginati di Los Angeles, Tom Tom (Jeremy Davies) ed Eloise (Milla Jovovich). Sullo sfondo il luogo in cui vivono, il fatiscente Million Dollar Hotel, ultima spiaggia di tutte quelle persone che non ha più nulla da chiedere alla vita. A scuotere l’esistenza di questo luogo ci penserà un agente FBI Skinner (Mel Gibson) che indaga su un misterioso omicidio avvenuto nell’hotel, e in cui ha perso la vita il ricco Izzy Goldkiss.

RECENSIONI

Voglio cercare di fare chiarezza (anche a me stesso) sul perché l'opera di Wenders sia così discontinua, così discussa, così "interpretabile". Secondo me Wenders è forse l'autore che più di tutti nel panorama mondiale ha un talento registico tanto grande quanto la sua presunzione, la sua ambizione di "artista", lo smisurato concetto che ha di se stesso. Una sola volta Wenders è riuscito a far (quasi) corrispondere l'ambizione delle intenzioni col valore del risultato, ed è stato con "Il Cielo sopra Berlino". Il grave errore del regista tedesco è stato quello di voler boriosamente e superbamente insistere nel ritentare qualcosa destinato a rimanere per sua natura irripetibile. Se limitiamo la nostra analisi ai lavori successivi a quel film spartiacque nella sua carriera (ma il discorso non farebbe una grinza se anche scandagliassimo il primo periodo), notiamo che Wenders realizza le sue opere migliori quando pone il suo talento umilmente al servizio della storia che racconta, quando dimentica per un attimo se stesso a favore di ciò che ama sinceramente: le infantili illusioni dei pionieri del cinema (I fratelli Skladanowski, a parte gli ultimi 5 minuti di delirante nonsenso), la fascinosa cultura portoghese (Lisbon Story), il mondo dimenticato della cultura musicale cubana e dei suoi rappresentanti (Buena Vista Social Club). Quando invece il suo scopo è trovare una storia che sviluppi le sue debordanti idee su tematiche troppo ampie, disomogenee, pretenziose, infarcite di nozioni saccenti, di intellettualismi, di finta poesia, di frasi criptiche di sicuro effetto, ecco che la storia perde di senso, di credibilità, di spontaneità, di forza emotiva, e l'irritazione che ne deriva non può essere cancellata dalla bellezza di alcune meravigliose immagini create purtroppo sul vuoto, lo stesso vuoto che separa il folle suicida di "The Million Dollar Hotel", dalla consistenza della "terra".