Azione, Recensione

SPEED 2 – SENZA LIMITI

Titolo OriginaleSpeed 2: cruise control
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1997
Genere
Durata110’

TRAMA

Annie ed il suo nuovo fidanzato poliziotto vanno in crociera. Ma la nave è sotto il controllo d’uno psicopatico.

RECENSIONI

Almeno per la prima ora, non si può non pensare che produttori, regista e sceneggiatori si siano bevuti il cervello: invece che sfruttare la formula di successo del precedente episodio, ci propinano un Love Boat (peraltro citato) passato attraverso i muscoli di Steven Seagal in Trappola in Alto Mare (tanto per dirne uno). Le scelte più lodevoli dell'originale vengono tradite: l'intermezzo sentimentale, là opportunamente assente, qui, addirittura, occupa tutta la noiosa prima parte. Non c'è più movimento, né velocità. La barca vira sostituendo il timoniere-sceneggiatore Graham Yost con McCormick e Nathanson, che sviliscono il pubblico con citazioni con il gobbo più che telefonate (Lolita e Duello nell'Atlantico) ed un soggetto risaputo, dove ogni singola situazione di pericolo s'è già vista, e non solo nel filone catastrofico marinaresco. Dalla varietà dei mezzi di trasporto in Speed 1 (ascensore, bus, metro) si passa all'assenza di movimento fisico nello spazio, perché i protagonisti sono intrappolati in una nave col solito dirottatore (la stessa differenza che c’era fra l’esplorazione dello spazio di tutta la saga di Star Trek e l’inanità del suo spin-off Deep Space Nine). Forse gli autori credevano di cavalcare o addirittura anticipare l'ondata vincente di un film come Titanic (sentimento + tragedia), dello stesso anno. Per fugare i dubbi sulle eufemistiche qualità di Jan De Bont bastava Twister, ma è proprio lui ad evitare del tutto il naufragio, coadiuvato da cast tecnico e miliardi spesi: non amando, per nostra fortuna, gli effetti speciali digitali, ci regala una parte finale davvero spettacolare, con la nave a grandezza naturale che sfonda il porto (e l’aereo e le esplosioni…). Jason Patric sostituisce Keanu Reeve, che ha declinato..