TRAMA
Durante una festa a sorpresa per il capitano, alcuni terroristi s’impadroniscono della portaerei Missouri. Sfuggono al loro controllo solo un cuoco ex-Navy Seal ed una playmate assunta per il festino.
RECENSIONI
Che sia il miglior film del legnoso Steven Seagal non è un gran vanto, cosa che sa bene Andrew Davis (esperto di thriller "militari") che l'aveva già diretto nell'imbarazzante Nico. Anche l'idea che un cuoco ed una playmate sbaraglino un esercito in alto mare fa ridere, ma il tutto tiene, fra ritmi vertiginosi, violenza, azione, machismo del solo-contro-tutti e grazie a due villain di prim'ordine, Tommy Lee Jones e Gary Busey (che però, vestito da donna, è più convincente di un Jones nei panni del rockettaro sessantottino). Dopo Trappola di Cristallo, però, la formula sa di clonazione, stanca anche l'utilizzo dei soliti antagonisti bestiali (dopo i sovietici, è la moda dei terroristi) e del consueto capro espiatorio delle impurità nell'american-way-of-life, la Cia. La pellicola avrebbe potuto sviscerare il tema dell'insubordinazione agli ordini (con Jones, Seagal e Busey speculari) ma preferisce contenersi in schemi più tradizionali (misoginia compresa), offrendo quello per cui è “pagata”, la pirotecnica dell'otto volante.