Western

PRONTI A MORIRE

Titolo OriginaleThe Quick and the Dead
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1994
Genere
Durata107'

TRAMA

Bella, silente e veloce di pistola, s’iscrive ad un torneo di pistoleri per vendicarsi dell’assassino del padre che tiranneggia la cittadina.

RECENSIONI

Potrebbe intitolarsi “La bella, il prete, il cattivo” quest’altra rivisitazione cinefila, dopo l’horror Universal e il noir d’antan, del talentuoso Sam Raimi in vena di spaghetti-western alla Sergio Leone (il musicista Alan Silvestri scimmiotta chitarre e fischiettate di Ennio Morricone). Fra dettagli oculari, duelli eroici e caratteri accentuati, il regista tenta di contenere la macchina da presa impazzita e la vena parodistica sue proprie per rispettare le componenti anche tragiche (si sfiorano due parricidi) del testo di vendetta (da Darkman a Darkwoman) di Simon Moore: il risultato è indeciso fra esasperazione e aderenza emotiva del/al soggetto, ma gli spassosi ed iperrealisti fori cranici di proiettile (con tanto di ombra proiettata), le steadycam in zoom con taglio obliquo, la brutalità, l’umor nero, gli esercizi di stile (Gene Hackman faccia a faccia con Lance Henriksen: la macchina da presa svela che sono a metri di distanza) e i dettagli feroci (lo sciacallaggio sui cadaveri, le molestie sessuali subite dalla bambina, le depravazioni nel bordello, la vigliaccheria degli abitanti), non fanno che aggiornare ai tempi moderni quel mix di violenza, farsa straniante ed epica propri del western italico. Moore si balocca con un torneo d’arti marziali da videogioco e trova un trait d’union per tutti i protagonisti (segnati dal passato, da traumi con la figura paterna); Sharon Stone (che produce e ha imposto Raimi alla regia), mascolina e sexy, rifà il Clint Eastwood de Lo Straniero senza Nome e aggiorna la galleria di Calamity Jane, Giarrettiera Colt e Bad Girls; Gene Hackman, di nuovo spietato, è un magnifico villain, arricchito da sagaci dettagli rivelatori.