
TRAMA
Un contabile, uno yuppie arrogante, la sua collega ed ex-amante e un giovane restano intrappolati in un ascensore, impossibilitati a chiedere aiuto. A parte litigare, tentano di uscire da una botola sul tetto della cabina.
RECENSIONI
Ingiustamente dimenticato questo kammerspiel thriller diretto e sceneggiato in Germania dell’Ovest dallo svizzero Carl Schenkel: all’epoca della sua uscita, ebbe larghi consensi sia di pubblico sia di critica. La drammaturgia di Schenkel è encomiabile per il modo in cui riesce a catturare l’attenzione dello spettatore avendo in mano un unico spazio angusto e quattro personaggi: analizza, in modo sia profondo che spettacolare, le dinamiche relazionali che si instaurano fra i caratteri, quelle pregresse (la coppia), misteriose (il contabile silente), generazionali (adulto e giovane con differenti punti di vista su tutto), lavorative (il contabile licenziato) e di genere (la competizione uomo/donna). La componente geniale del racconto, infatti, è quella che, a differenza di tanti drammi/thriller con persone “normali” in situazione di pericolo, descrive in che modo situazioni “normali” di individui qualunque possano interferire, causare e peggiorare una situazione già drammatica di per sé. Il titolo originale significa “verso il basso”.
