Fantascienza, Horror, Recensione

LA COSA (2011)

Titolo OriginaleThe Thing
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2011
Durata103’

TRAMA

1982: i geologhi di una base norvegese in Antartide rinvengono un’astronave ed una creatura aliena congelata che si rianima, fugge ed uccide. Assumono una paleontologa americana che scopre che clona le persone.

RECENSIONI

Ufficialmente, è un prequel che si ispira solo al racconto (1938) “Who goes there?” di John W. Campbell jr.: in sostanza, è un remake del cult (1982) di John Carpenter, con stessa (non) elaborazione della trama, predatore/preda/morte. Più o meno, si replicano le stesse situazioni, salvo aggiungere suggestioni da altri fantahorror seminali, come Alien, prendendo a protagonista una donna tosta che fa anche un passaggio all’interno dell’astronave aliena, e come L’Invasione degli Ultracorpi, con maggiore paranoia sull’alieno che si nasconde fra noi. Il punto debole dell’operazione, quindi, è la sceneggiatura con tutte le sue non-novità. La messinscena, invece, per quanto non abbia quel quid che permetteva a Carpenter di fare, negli anni ottanta, qualcosa di pionieristico per figuratività e sottotesto, è di tutto rispetto, anche nel saper imitare il “look” del maestro (l’incipit di allora diventa il finale sui titoli di coda di questo) fra commento sonoro, scenografie e fotografia. Il digitale non sa replicare il fascino schifoso della materia “tangibile” delle creature di Rob Bottin, ma compie comunque un ottimo lavoro, anche perché integrato da animatronics. Per donare quel tocco di “alienità” alla produzione seriale di remake americani, fa bene anche che il regista sia un olandese all’esordio (noto per le sue pubblicità) e che il tutto sia ambientato in una base norvegese con attori anche non statunitensi. Matthijs van Heijningen jr. sa anche costruire un personaggio, veicolare i dialoghi, dirigere le recitazioni e le loro interrelazioni: peccato non inventi, con lo sceneggiatore Eric Heisserer, qualcosa di nuovo.