Commedia, Recensione

EDtv

TRAMA

Un network televisivo, per risollevare le proprie sorti, ha l’idea di filmare, 24 ore su 24, la vita di un uomo qualunque. Il candidato è Ed che, innamorato della fidanzata del fratello, fa audience.

RECENSIONI

La satira del piccolo schermo e della vita in diretta sono state già protagoniste di opere come Da Morire di Gus Van Sant e Truman Show di Peter Weir, ma quella di Ron Howard è il rifacimento di un poco conosciuto film canadese, Il divo della porta accanto e punta poco sulle implicazioni socio/psicologiche dell’apparire, anche perché gli sguardi in tal senso si moltiplicheranno solo dopo il fenomeno di massa del programma “Il Grande Fratello”. Come Howard ama, infatti, il film si concentra sul sentimento e l’invasività dei media nei vissuti personali: anche in Cronisti d’Assalto se la prendeva con i mezzi di telecomunicazione preservando la sua fiducia nelle buone propensioni dell’uomo medio. Per l’occasione, ritrova l’affiatata coppia di sceneggiatori Lowell Ganz e Babaloo Mandel, al suo fianco in molte pellicole anni ottanta (Turno di Notte, Splash, Gung Ho, Parenti, Amici e Tanti Guai), capaci di battute come “Un tempo si diventava famosi se si era speciali. Oggi si diventa speciali se si è famosi”. A proprio agio negli impianti corali e nell’analisi dei mestieri dell’uomo (in questo caso, quelli inerenti al network televisivo), Howard, sempre e comunque, preferisce infine disquisire di grandi amori e forti legami familiari: se i suoi personaggi iniziano in fallo, infine abbracciano il lato “giusto” dell’umana esistenza.