TRAMA
Persi moglie e figlia in un incidente, un compositore-professore prende in affitto una grande casa che scopre infestata da un bambino in richiesta d’aiuto.
RECENSIONI
Il termine changeling, in inglese, indica il bambino che, nelle favole, è sostituito furtivamente: specialista di farse in nero, con quest’opera diventata di culto nel tempo Peter Medak dimostra di saper anche inquietare sul filo della serietà e del realismo (per dinamiche e plausibilità, pare tratto da “fatti realmente accaduti”), lavorando di elaborati punti di inquadratura e movimenti di macchina (poco supportato, però, da una fotografia di stampo televisivo), efficace nel creare tensione su piccoli e progressivi spostamenti della lancetta sull’impossibile, fra tasti di piano che si muovono da soli, rumori di tubi, porte nascoste, fino alle manifestazioni vere e proprie (fra cui una pallina che “viaggia” da sola che anticipa Shining e un cadavere nel pozzo che anticipa The Ring). La moda delle case infestate (ri)scoppiò negli anni ottanta: quest’opera e Amityville Horror, girato nello stesso anno, sono stati gli apripista.
