
TRAMA
Cronaca della lotta senza quartiere fra i gangster italiani di Al Capone e quelli irlandesi di Moran, culminata nel massacro del 14 febbraio 1929, a Chicago.
RECENSIONI
Roger Corman ha a disposizione il più alto budget della sua carriera e, in apparenza, il suo film ricerca un taglio cronachistico da inchiesta, avendo ingaggiato alla sceneggiatura l’ex-giornalista di nera degli anni Venti Howard Browne e avendo corredato la drammaturgia di voce fuori campo. In realtà, è solo un espediente tipico della sua exploitation, ed è evidente in ogni dove la sua opera di affabulazione, facendo rientrare, anche troppo spesso, il film nei codici di genere che il regista, in ambito gangster, conosce bene, avendo girato La Legge del Mitra e La Vita di un Gangster. Tipico di Corman, anche, l’uso di cromatismi accesi che, in questo caso, stonano un poco con l’impianto “realistico”. Per quanto l’intrattenimento sia garantito, l’impatto del massacro finale promesso dal titolo non è molto efficace per una questione di climax, poiché si spara in continuazione dall’inizio alla fine.
