TRAMA
Un generale russo ruba dieci testate nucleari. Una donna a capo delle operazioni d’emergenza ed un agente di collegamento gli sono alle costole.
RECENSIONI
Non è il solito action-movie, per altro da tachicardia, senza tregua. Come in certi thriller politici degli anni sessanta (lo stile della regista ricorda molto quello di John Frankenheimer, vedi anche lo splendido "duello" fra auto in corsa), spettacolari quanto attenti al messaggio, lo sceneggiatore Michael Schiffer (Colors) e la regista esordiente offrono, oltre al ritmo indiavolato, un loro preciso punto di vista su cosa significhi vivere in un villaggio globale, dove le guerre ed i mutamenti politici di altri paesi ci riguardano tutti ed i terroristi non sono solo fanatici psicopatici diabolici, ma anche uomini dilaniati dalla sofferenza, avidi tenuti a battesimo dal capitalismo(l’ironia sulla neo-Russia), vittime di un circolo vizioso di cui l’opulenza occidentale è responsabile: i soldati dell’Unione Sovietica che patiscono la fine di un’era, i paesi balcanici saturi del dolore delle perdite nel conflitto civile (pronti a qualsiasi gesto apocalittico per vendicarsi), la polveriera del Medio Oriente. La guerra resta crudele, spietata, e di ciò la Leder (che dedica la pellicola al padre Paul, regista) si ricorda quando deve disegnare il personaggio interpretato da George Clooney (che aveva già diretto nella serie Tv E.R.), "bello simpatico e disponibile" solo finché la situazione lo permette: con tanto di schermaglie amorose fra i divi (maschio duro e deciso, femmina sensibile ed intuitiva), le edulcorazioni tipiche del cinema d’intrattenimento (cui, e qui sta il bello, il film appartiene comunque) sbiadiscono di fronte alla crudeltà del mondo reale, dove il pericolo detta decisioni spiacevoli. Con un potente senso del tragico, il finale di "genere" lascia l’amaro in bocca perché non si è vinto, si è solo rimediato per un attimo ad una spirale di violenza di cui tutti siamo attori. Grande. Prima produzione della neonata Dreamworks di Spielberg, Geffen e Katzenberg.