Commedia, Recensione

SOGNANDO BECKHAM

Titolo OriginaleBend it like Beckham
NazioneGran Bretagna/ Germania
Anno Produzione2002
Genere
Durata112'
Fotografia
Montaggio
Scenografia

TRAMA

Londra. I genitori di Jesse vorrebbero che la figlia si comportasse da brava ragazza indiana, ma la giovane vuole giocare a calcio…

RECENSIONI

Ovvero, quello che sarebbe accaduto se Cenerentola avesse voluto giocare a calcio: la sognatrice ribelle in questione è una ragazzina che, anziché farsi rincorrere dagli uomini (per poi matrimonialmente accalappiarli, ça va sans dire), preferisce inseguire il pallone, adorando le foto dello “skinhead” (così la madre di Jesse definisce lo sposo di Victoria Adams) anziché il ritratto del nume tutelare di famiglia. Ovvio che, con impegno costanza e qualche innocua bugia, la giovane avrà tutto, ma proprio tutto: successo sportivo e scolastico (l’uno come conseguenza dell’altro), ragazzo, persino l’approvazione (e la malcelata soddisfazione) della famiglia. Favoletta di formazione amabile e dolciastra, salvata dal ritmo travolgente (belle le coreografie incrociate che uniscono a livello non solo ideale nozze indiane e calci di rigore) e da un umorismo poco originale, ma efficace. Apprezzabile il garbo con cui si scherza (ma non troppo) sugli stereotipi di scandalo sessuale nelle diverse etnie. Attori simpatici, ma solo Rhys Meyers va oltre la routine.