TRAMA
1895: Holmes e Watson indagano sul caso di Emelia Ricoletti che, dopo aver sparato sui passanti dal balcone, s’è suicidata: a quanto pare, è anche resuscitata per uccidere il marito.
RECENSIONI
Puntata speciale della popolare serie televisiva: non solo riporta l’iconico investigatore nel periodo storico vittoriano in cui l’ha immaginato il creatore Arthur Conan Doyle, ma è anche uscita nei cinema, seppur per pochi giorni, con venti minuti aggiuntivi (fatti, anche, di una sorta di backstage metacinematografico). La trama, con le figure femminili che lamentano di essere fuori dai giochi (la padrona di casa, la moglie di Watson che finisce col lavorare per il fratello di Holmes, la sposa assassina, la suffragista), ha una ricercata componente femminista, fino alla boutade dell’addetta all’obitorio che porta i baffi perché mansione prettamente maschile, dato che gli interpreti fissi della serie interpretano gli stessi ruoli anche nel passato. La scrittura inventiva e la regia elegante garantiscono la credibilità di un plot intrigante e misterioso che ironizza, anche, su ciò che accade dietro alla leggenda, sullo iato fra i ruoli nella “realtà” e quelli raffigurati nelle pagine del Watson scrittore. Felice anche l’equilibrio mantenuto nell’azzardare una componente “fantasy”, con il collegamento/viaggio nel tempo fra il Sherlock della serie e quello ricollocato nel passato e con un caso d’omicidio che, per quanto rigorosamente risolto attraverso la ragione, in realtà trova una soluzione simbolica e surreale.
