Drammatico

LAST NIGHT

Titolo OriginaleLast Night
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2010
Durata92'
Sceneggiatura
Fotografia
Scenografia
Costumi

TRAMA

Amarsi. Sposarsi. Tradirsi.

RECENSIONI

Joanna è gelosa del marito perché, non avendogli mai confessato una storia che ha vissuto a Parigi, passione bruciata in un passaggio a vuoto del loro rapporto prematrimoniale, sente di averne tradito la fiducia: con le sue rimostranze, il suo risoluto e pedante puntiglio, spinge il marito tra le braccia di Laura, la gelosia che prova diventando il prezzo che paga per il silenzio che ha deciso di mantenere, ma anche l'inconscio innesco di una controavventura che bilanci il menage, pareggiando le tresche. Il nuovo incontro con Alex - la passione parigina che ritorna - è il riproporsi della medesima situazione: in assenza del marito la donna si vede con l'uomo che continua ad attrarla, restituendole il fantasma di una storia che non si è mai consolidata per puri problemi logistici e che vivendo nel suo inconscio come un ideale frustrato, resiste strenuamente. Joanna rivive l'esperienza clandestinamente, mente ancora al marito e perpetua quella che avverte come una disonestà. Anche se alla fine non consuma il rapporto sessuale è ancora una volta lei a sentire di aver tradito.
Il marito d'altro canto non evita l'adulterio, ma, consapevole che nulla significa e che è stato quasi preordinato dal geometrico concatenarsi di volontà inconsce e opportune coincidenze, innamorato com'è della moglie, torna a casa libero da un peso e assiste allo struggimento catartico della consorte ancora in preda al sentimento colpevole. L'ultimo fotogramma adombra la possibilità (senza darcene alcuna conferma) che Joanna stia per rivoltare la situazione: forse parlerà, forse porrà il marito nella posizione di colpevole silenzio in cui fino a quel momento era lei a struggersi, riproponendo la questione dall'altro punto di vista, il loro matrimonio essendo destinato ad una dialettica fondata su un ribaltabile senso di colpa.
Il tradimento non è un fatto, il tradimento non si consuma a letto, il tradimento è lo stato d'animo di chi si sente traditore o tradito: il film lo dice a chiare lettere, seguendo un ordito non banale, ma che, fiaccato in modo irrimediabile dai brutti dialoghi, inciampa ogni qualvolta a quella del desiderio e dei corpi, preferisce la voce dei caratteri. L'ambientazione convenzionale e la contestualizzazione nel cliché del nucleo tematico volgarizzano dunque la ricercata sospensione delle atmosfere, obiettivo primario dell'autrice che, soprattutto all'inizio, riesce a supportarla con l'elegante registro visivo punteggiato dai morbidi montaggi alternati, i dialoghi frammentati, le livide immagini notturne, le liquide note delle magnifiche musiche di Clint Mansell.
Uno spicchio di verità brilla, ma il film suona come un'occasione mancata.