TRAMA
Abile nei travestimenti e scaltro ladro, “il Santo” deve rubare una formula top secret per conto della Mafia Russa, ma s’innamora della scienziata sua vittima.
RECENSIONI
Creato dalla penna di Leslie Charteris negli anni venti, il personaggio ladro-e-gentiluomo di Simon Templar detto “il Santo” era già arrivato sul grande schermo in una serie della RKO negli anni trenta, ma è al serial televisivo inglese con Roger Moore che deve l'imprinting più forte nell'immaginario collettivo. Questa produzione hollywoodiana rientra nella strategia commerciale del periodo che ripescava qualsiasi successo del passato per riproporlo secondo un format di tranquillizzante successo, spesso incurante del modello originale di cui conservava solo alcuni tratti superficiali. La scelta del massiccio Val Kilmer denuncia già la distanza culturale dall’eleganza caustica inglese, efficientemente sostituita dalla componente meravigliosa nel reiterato effetto dei travestimenti del personaggio, alterato ma per fortuna non di cartone, intrigante e simpatico nelle vesti di un impavido camaleonte fischiatore. A sorpresa, la sottotraccia sentimentale, di solito scontata e secondaria in pellicole del genere, diventa il fiore all'occhiello in un completo (di) déjà-vu (fantasmagorie digitali e gadget da 007 compresi): merito della deliziosa Elisabeth Shue, della seduzione “impersonata” e del tema della donna che, ignara, penetra lentamente la maschera dell'impostore. Noyce getta uno sguardo abbastanza lucido sulla nuova Russia, fra mafia e fame, ma il suo cinema, già di per sé poco rifinito, è sempre colmo di sbavature nella drammaturgia: troppo repentino il pentimento del Santo che si ritira dall'affare con il magnetico Rade Serbedzija; inspiegabile che quest'ultimo minacci la vita della scienziata (non sa nulla del loro amore); fumoso l'arresto dei due protagonisti a Mosca (Scotland Yard dov'è? Lei non lavorava per loro?); troppista ed artificioso il colpo di scena finale in piazza davanti ai russi che protestano; faziosa e buonista la redenzione finale del Santo che salva la democrazia.