Avventura

IL MISTERO DEI TEMPLARI

TRAMA

Benjamin Franklin Gates discende da una famiglia che per generazioni ha dato la caccia al prezioso tesoro dei Templari. L’ultimo indizio di quella che sembra una inutile ricerca capita finalmente nelle sue mani: un messaggio cifrato sul retro della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti. Ma Benjamin non è l’unico sulle tracce del tesoro e la questione si complica ulteriormente.

RECENSIONI

La leggenda dei Cavalieri Templari resta avvolta di fascino e mistero e ispira da sempre la stesura di romanzi e racconti. Anche questo action movie stile Indiana Jones regala suspense e mistero quanto bastano a rendere avvincente e credibile la storia.
Un Nicholas Cage sempre più in stato di grazia colleziona un altro ruolo vincente nel suo strepitoso Curriculum e col suo fascino magnetico e intrigante contribuisce ad arricchire una già ottima sceneggiatura. Stesso discorso vale per il co-protagonista – nonché alter ego di Cage - Sean Bean, ormai avvezzo alle parti di vilain ambiguo e falso (vedi anche la saga degli Anelli, in cui impersona il fragile e ambizioso Boromir, che si fa tentare dalle lusinghe dell’anello) che qui intesse un personaggio dal forte carisma, rubando quasi la scena al Nostro Nicholas… Una particolare nota di merito va anche al simpatico Justin Bartha, artefice da copione delle migliori battute comiche, ma l’intero cast merita un plauso, in particolare i deliziosi camei di Christopher Plummer nelle vesti di John Adams Gates, il nonno che tramanda al nipote Ben (Cage) la leggenda del tesoro dei Templari, John Voight in quelle del padre Patrick e last but not least il sempre grande Harvey Keitel nei panni dell’agente FBI Sadusky incaricato delle indagini.
Nonostante la struttura da sfruttato action movie stile Indiana Jones, come più sopra accennato, il regista Jon Turteltaub con la sua grande squadra di sceneggiatori riesce ancora a raccontare qualcosa di nuovo e ad avvincere lo spettatore in virtù di un plot molto ben articolato, senza indugiare nei soliti triti e ritriti effett(acci) più o meno speciali e avvalendosi di colpi di scena a ripetizione e ad effetto. Questo ancora una volta dimostra quanto una solida sceneggiatura da sola valga l’intero film e che non sempre siano gli stuntmen o gli special effects a decretare il successo di una pellicola.
In buona sostanza si può concludere che sebbene Il Mistero Dei Templari/National Treasure non verrà annoverato tra le pietre miliari della storia del cinema, tuttavia riesce a centrare l’obiettivo, regalando agli spettatori due ore di puro e pulito intrattenimento, il che, considerando l’attuale panorama cinematografico, non è cosa di poco conto.