Drammatico

NIENTE PER BOCCA

Titolo OriginaleNil by mouth
NazioneGran Bretagna
Anno Produzione1997
Durata110’

TRAMA

In una famiglia proletaria londinese, il padre alcolizzato malmena la moglie. Il figlio drogato, cacciato da casa, si dà alla piccola delinquenza.

RECENSIONI

Per il proprio esordio registico, patrocinato dall’amico Luc Besson, Gary Oldman non replica le iperboli a effetto di tanto cinema che ha frequentato da attore, ma s’iscrive nella più dura e pura tradizione inglese “arrabbiata”: non c’è più alcun compiacimento nei devianti cui dà vita, privilegia uno spaccato crudo e crudele della Family Life, pensando a Ken Loach, Stephen Frears e Mike Leigh (quest’ultimo per il modo in cui sta addosso ai personaggi), fotografando una realtà squallida con stilemi realistici e sporchi, fra macchina da presa a mano, “cinema/verità” incurante di ciò che si frappone fra obiettivo e soggetto ripreso (ad esempio le automobili che passano), movimenti bruschi, zoomate, inquadrature sbilenche alla Cassavetes. In tutta la prima parte in cui pedina il drogato randagio, poi, la pellicola non può prescindere (per l’asprezza, la puntualità dei dettagli) dall’Uli Edel di Cristiana F. Un’opera in parte autobiografica che aspira all’autorale, ma è frenata da temi e modi non del tutto nuovi, nonché da una certa inerzia della drammaturgia; d’altro canto acquista valore nelle riflessioni profonde, frutto di un vissuto personale, cui giunge di rimando, senza didascalie, per evidenziare che violenza, terrore e autolesionismo sono il frutto di un circolo vizioso d’insensibilità ed egoismo che ogni genitore ha donato ai propri figli: è importante, in questo senso, l’atto con cui Oldman trasforma la figura del padre da carnefice a vittima (e a suo padre dedica la pellicola). Dalla prima scena nel pub all’ultima in cui la speranza si confonde con il cinismo (passando per la migliore, quella in cui il padre ubriaco colloquia con la propria immagine riflessa), il regista distribuisce pugni nello stomaco, niente per bocca (né la droga, né il cibo per il malato in ospedale). Una buffa citazione di Apocalypse Now (il tatuato che conosce il film memoria) e un ottimo soundtrack.