Commedia, Fantascienza, Recensione

SPY KIDS

TRAMA

Floof, uno showman per bambini, è in realtà un agente dei cattivi di turno alla ricerca di cervelli per i suoi baby-robot: rapisce i genitori-agenti segreti di Juni e Carmen, che si lanciano al salvataggio utilizzando i vari gadget di mamma e papà.

RECENSIONI

Robot e mutanti sembrano usciti da un baraccone del Luna Park: è la continuazione ideale dell’episodio diretto da Rodriguez per Four Rooms, “I monelli”, in cui, però, erano migliori l’inventiva "macabra", la direzione dei bambini protagonisti, l’intelligente vena farsesca, la suspense (qui troppo tarata su di un pubblico infantile), il découpage (qui l’inventiva cinetica si arena su gadget buffi) e il crescendo drammaturgico. È un frullato ricco di ingredienti non originali, eccessivo e dichiaratamente kitsch. Girato in digitale, è tutto parto della fantasia del regista: i Rimbambs (mostri formati da sole dita), ad esempio, li aveva disegnati a dodici anni (vincendo anche un concorso). Supereroi pittorescamente armati alla Dal Tramonto all’Alba.