Spionaggio

IL MONDO NON BASTA – 007

Titolo OriginaleThe world is not enough
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1999
Durata127'
Fotografia

TRAMA

Dopo il brutale assassinio del magnate del petrolio Sir Robert King, 007 è inviato a proteggere la figlia di quest’ultimo, Elektra, minacciata dai terroristi che vogliono impossessarsi del petrolio del padre defunto.

RECENSIONI

Perchè mai i produttori dovrebbero decidere di cambiare una formula che continua a funzionare (a farli arricchire) dopo quasi quarant'anni? Perchè apportare modifiche se le poche volte che ci hanno provato il risultato è stato fallimentare (il secondo Bond, che si innamorava e sposava; il Bond-Dalton, privato dell'ironia e delle tante donne). Meglio puntare ancora sulla quintessenza bondiana, magistralmente incarnata da Brosnan, tutto eleganza, aplomb, fascino ed ironia. Ne risulta un film in cui si sa già nei minimi dettagli cosa aspettarsi, dal prologo alla musica, dal protagonista ai ruoli di contorno,dalle scene avventurose ai paesaggi. Compreso Mister Q, all'ultima avventura; e la sua assenza sarà il cambiamento forzato meno gradito del prossimo episodio. Non potendo fare di meglio ci si sbizzarrisce con un'abbondanza di insolite Bond-girls: dalla latina Cucinotta (sexi e del tutto decorativa), alla poco bondiana Marceau, brava e degna di un ruolo più rilevante del solito, alla Richards,completamente fuori luogo. Tutte attraenti, diverse, e ambigue come vuole la tradizione. Un po' d'impegno anche per dare personalità al cattivo, un validissimo Carlyle. Tra umorismo ed inverosimiglianza suprema si procede tra un effetto speciale ed un'acrobazia. E la canzone che porta il magniloquente titolo del film è come sempre nuova ma perfettamente in linea con la classica sonorità bondiana: piacevole.Tutto ancora gradito, pare, almeno una volta ogni due anni.

Il terzo 007 di Pierce Brosnan è uno dei migliori, bussa con un pass di tutto rispetto alle porte del nuovo millennio. Non è un caso che l'ex - documentarista Michael Apted riprenda delle icone avveniristiche come il Museo Guggenheim di Bilbao e il Millennium Dome di Londra o che vada a girare in quel Medio Oriente dove, con la "guerra del petrolio", si giocherà gran parte del futuro dell'occidente. Ma "Bond, James Bond" c'è ancora e sfodera tutto il miglior repertorio delle sue avventure mozzafiato: spettacolari inseguimenti in motoscafo, slalom suicidi sugli sci, trappole mortali in basi e sommergibili nucleari, duelli impossibili contro lame rotanti dal cielo. Per guardare avanti si volta indietro, recuperando in modo ancor più marcato il personaggio invincibile e sciupafemmine degli esordi, con sarcasmo e molti doppi sensi sessuali, senza dimenticare che la modernità è popolata anche da donne fatali. I colpi di scena, in questo senso, non mancano e Apted (fortemente voluto da Brosnan, che considera questo il suo Bond più riuscito) mette a frutto tutta la propria esperienza in fatto di personaggi femminili (da Tripla Eco a Nell) per "vestire" Sophie Marceau con un carattere da brivido. Bond, come ai vecchi tempi e da buon edonista, non se ne lascia scappare una: da un lato, è per un bene superiore (sopravvivere e salvare il Mondo), dall’altro la sua irrinunciabile ricerca del piacere rischia di trasformarsi, da "dote" maschilista, in tallone d'Achille. Gli sceneggiatori, per una volta hanno sale in zucca per idee e trama. Notevole la title-track eseguita dai Garbage su dei titoli di testa "embrionali", con figure femminili danzanti in un liquido amniotico. Un addio a Mr. Q (Desmond Llewelyn).