Thriller

TORBIDE OSSESSIONI

Titolo OriginaleThe Underneath
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1994
Genere
Durata99'
Sceneggiatura
Tratto dadal romanzo "Criss Cross" di Don Tracy
Fotografia
Montaggio
Scenografia

TRAMA

Torna al paese natio nell’occasione del matrimonio della madre con un nuovo compagno. Ha un ritorno di fiamma con l’ex fidanzata e ottiene un impiego da portavalori. Medita un colpo criminale.

RECENSIONI

Il rifacimento da parte di Soderbergh del classico noir di Robert Siodmak del 1949 (Doppio Gioco, in originale "Criss Cross") non poteva che essere stilizzato. L'autore trascura oltremodo il torbido intrigo (latitano la verosimiglianza dell'intreccio e il delineamento psicologico che dovrebbe rendere plausibili le azioni e i colpi di scena) per focalizzarsi sulle atmosfere, sugli arabeschi estetici che, però, non siesauriscono in un mero compiacimento formale. E' proprio sulle suggestioni, sulle allusioni suggerite dalla struttura delle immagini che il senso si gioca magistralmente: se il passato determina il presente, la confusione dei piani temporali  è quanto mai pertinente in un liquido amniotico totalizzante, in tonalità di colore dominanti come il blu e il verde, in cui sono immersi caratteri e tematiche. La prima parte incastra i flashbacks uno sull'altro senza perderne le fila: l'apologo si fa morale nel momento in cui diventa chiaro che il protagonista pagherà l'irresponsabilità nel gestire la propria relazione affettiva. Il secondo tempo è dominato da una potente soggettiva del protagonista in ospedale, con la macchina da presa stordita e fluttuante che osserva i volti sovrimprimersi. I punti di vista si sdoppiano anche nel montaggio parallelo consequenziale (Gallagher a letto con l'ex fidanzata e con l'impiegata di banca). Peccato che racconto e sensazioni non riescano a fondersi in modo emblematico per dimostrare, magari, l'assioma della pellicola che il giusto e il buono non s'incontrano mai. Curiosa e ri/rivoluzionaria (dopo Godard) l'organizzazione spaziale dei campo/controcampo durante i dialoghi: Soderbergh s'inventa punti d'inquadratura in cui il montaggio non è necessario, oppure tradisce i codici linguistici.