TRAMA
Tratto dal romanzo “Fine di un’avventura” di Graham Greene, è l’indagine angosciante dello scrittore Maurice Bendrix (R.Fiennes) che, dopo aver incontrato in una serata piovosa un vecchio amico (Stephen Rea), con la moglie del quale aveva vissuto un’intensa relazione amorosa finita misteriosamente, e saputo da questi di un possibile tradimento da parte di lei (J.Moore), cede alla gelosia e all’insopportabile bisogno razionale di spiegare il mistero che ha posto fine alla sua felicità, e assume un investigatore (I.Hart) la cui collaborazione farà luce sull’insospettabile verità…
RECENSIONI
Da “La fine dell’avventura” (1951) di Graham Greene, già adattato da Edward Dmytryk nel 1955 (con Deborah Kerr e Van Johnson) e, nel 1969, da uno sceneggiato Tv della Rai. La sceneggiatura di Neil Jordan cerca tracce di biografia (quando Maurice porta Sarah a vedere un film che traspone un suo romanzo, è Fatalità, tratto da Greene nel 1940), rispetta la struttura a flashback del romanzo (a differenza di Dmytryk), elabora i temi di odio, amore, gelosia, fede e scetticismo ma, per lo più, omette l’interessante crisi mistica dello scrittore. A non funzionare, pur tenendo conto di una mirabile eleganza nella messinscena, è la parte di investigazione, dove ogni soluzione è talmente prevedibile da far sorgere il dubbio che sia intenzionale, per non distrarre dal cuore pulsante fondato sul tormento (anche in Un Amore, Forse Due, Jordan pareva non curarsi dei “colpi di scena”). Difettoso o poco convincente anche l’indugiare sui congressi carnali (più insistiti che doverosi o conturbanti) e sulla ripetizione degli eventi nel momento in cui vanno “riletti” alla luce del diario rubato: quest’ultima è una scelta abbastanza inutile, dato che cambia solo il punto di vista e si aggiunge una chiave di lettura, non cambiano certo gli eventi (già) visionati. Fa parte delle opere non-fantasy di Jordan, quelle giocate sull’amore impossibile (da Mona Lisa a Un Amore, Forse Due a La Moglie del Soldato), con i percorsi esistenziali che si manifestano nel giallo e nelle ossessioni.