Drammatico

VERSO L’EDEN

Titolo OriginaleEden à l'Ouest - Eden is West
NazioneFrancia/Grecia/Italia
Anno Produzione2009
Durata110'
Scenografia

TRAMA

Elias, giovane immigrato clandestino proveniente da un paese sconosciuto, sbarca sulle coste italiane e tenta, tra mille disavventure, di raggiungere Parigi.

RECENSIONI

Il riccioluto Scamarcio lascia il paese natio su un barcone stipato di disperati; scampa alla polizia tuffandosi in mare; raggiunge un villaggio vacanze per naturisti e di lì fugge verso una Parigi da favola, schiva sbirri e fascisti, fa sorridere i bambini, è ingannato da cinici senza scrupoli e aiutato da donne gentili e umili lavoratori e barboni. Attraversa l’Italia, passa il confine, sfiora le botte e l’arresto, nel tentativo di ritrovare un prestigiatore che gli aveva detto di passarlo a trovare nella capitale francese. Il giovane migrante archetipico – solo, smarrito, senza lingua e senza terra – che Costa-Gavras fa incarnare a Scamarcio è un Candide illetterato e dal cuore d’oro che sgattaiola tra le pieghe di un occidente incattivito e avverso. Giustapposta alla semplicità pre-moderna del clandestino Elias, la fisionomia del West (il titolo internazionale - Eden is West - forza un’assonanza satirica e paradossale) espone le sue brutture morali in forma di caricatura: l’auto-segregazione plastificata del villaggio vacanze, la violenza dello sfruttamento di classe, l’ossessione poliziesca, l’inaridimento del senso di comunità. La solidarietà, d’altro canto, appartiene ai poveri, ai semplici e ai derelitti – ma anche a qualche borghese ispirato dall’amore. Costa-Gavras procede, di disavventura in disavventura, per semplificazioni fiabesche, quadretti picareschi e personaggi di superficie, ma la messinscena un po’ sciatta e gli eccessi didascalici sono dolcemente illuminati da una sorta di umanismo magico tanto leggero quanto radicale.