Commedia, Sala

UNA PROPOSTA PER DIRE SI’

Titolo OriginaleLeap year
NazioneU.S.A., Irlanda
Anno Produzione2010
Genere
Durata100'
Montaggio
Scenografia

TRAMA

Anna è fidanzata da quattro anni ma il suo lui non sembra intenzionato a chiederle la mano. Venuta a conoscenza di una tradizione irlandese, decide allora di raggiungerlo a Dublino per fare lei stessa la proposta di matrimonio. Il viaggio si rivelerà però molto travagliato.

RECENSIONI


La trama è praticamente la stessa di So dove vado, film inglese del 1945, ancora molto amato in patria ma per la verità non un capolavoro.
Lo svolgimento però è più rozzo e maldestro.
Il canovaccio "mi adopero per riconquistare l'amato ma nel frattempo mi innamoro della persona che mi ha aiutata" è visto e rivisto. L'inimicizia litigiosa fra uomo e donna che prelude alla passione è persino, con definizione più nobile, un classico della commedia sentimentale. Il viaggio burrascoso che vede come meta l'amato è quasi un genere.
Ma naturalmente, quel che indispone in Una proposta per dire sì non è il dilagare assoluto del già visto, quanto il modo mediocre in cui il materiale viene riproposto. Senza eleganza, senza idee felici da innestare sul vecchio, senza efficaci trovate umoristiche (nonostante i tantissimi tentativi, tutti fallimentari). Del resto se si ripescano gag come la macchina senza freno a mano che parte a schiantarsi lungo la discesa, gli scivoloni nel fango, gli abiti costosi martoriati dalla natura e le mucche in mezzo alla strada è difficile strappare risate.
Mediocre la commedia e mediocre persino la parte sentimentale, che, al di là della prevedibilità sopra i limiti di guardia del genere, non riesce a coinvolgere mai e fatica a creare incanto romantico persino fra castelli e tramonti mozzafiato. Rimangono il solito espediente della coppia costretta a fingersi sposata ed a dividere lo stesso letto, la solita rissa in cui lui sbaraglia 5 uomini per lei.
La bellezza abbagliante dei paesaggi irlandesi non basta a reggere il film, questo è evidente fin dall'inizio.
Del resto la piattezza psicologica dei protagonisti è notevole: lui è spigoloso perché ferito da un'altra donna, lei precisina e metropolitana ma insoddisfatta, l'ingombrante fidanzato si rivela un calcolatore al momento più giusto...
Nemmeno la contrapposizione tra metropoli frenetica e vita nel verde senza tempo irlandese viene approfondita, si sceglie sempre la superficie, la cornice.
Un film sciocco ed un grande spot turistico per l'Irlanda (che coproduce), ma non per la sua gente, poco raccomandabile e burbera - senza contare il fatto che sembra una terra quasi non civilizzata in cui è impossibile spostarsi con i mezzi di trasporto tradizionali.
Si segnala, per antipatia, il protagonista maschile Matthew Goode.