Azione, Recensione

TRAPPOLA SULLE MONTAGNE ROCCIOSE

Titolo OriginaleUnder siege 2: dark territory
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1995
Genere
Durata100’

TRAMA

Al soldo dei medio-orientali e guidati da un genio folle licenziato dalla Cia, alcuni mercenari s’impadroniscono di una potente arma satellitare e minacciano Washington da una base operativa posta su di un treno.

RECENSIONI

Torna l'invincibile cuoco in una copia carbone di Trappola in Alto Mare: l'azione si sposta, in modo elementare, dalla nave del primo episodio ad un treno. La sceneggiatura (co-scritta dal regista Matt Reeves) è grossolana e colma di stereotipi, ma arriva ad essere imbarazzante nel momento in cui azzarda intrighi di potere, un umorismo di bassa lega (faccia-di-bronzo Steven Seagal ha come spalla un facchino di colore che dovrebbe garantire l'ingrediente comico) e il sentimentalismo (la nipote ritrovata). Altro che satellite provoca-terremoti: si trema alla sola visione con questi ingredienti in campo. Non per niente è citato “Ai confini della realtà”. Per fortuna Geoff Murphy (Terra Silenziosa, L'Ultimo Fuorilegge) non è il primo arrivato: evita il più possibile di far "recitare" il protagonista (ridicolo quando accenna al suo passato doloroso) e si concentra sul puro spettacolo violento e a spron battuto, palesemente inverosimile (vedi le inaspettate doti da guerrigliero del facchino) ma dignitoso, laboriosamente girato (in studio) all’interno del treno e con un bel finale pirotecnico (lo scontro fra i due treni). A salvare la baracca è, soprattutto, il tono epico e spiritosamente cavalleresco (vedi lo scontro finale fra titani: parte con un duello col coltello da spadaccini): Murphy sa come infervorare gli animi, facendo leggere il terrore negli occhi del malvagio megalomane di fronte al coraggio di un singolo più forte di lui. Una lezione imparata dal genere con quella pietra miliare che fu Rambo. Simpatica la gag dello spray antistupro.