Recensione, Thriller

SOLUZIONE ESTREMA (1997)

Titolo OriginaleDesperate measures
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1997
Genere
Durata96'

TRAMA

Il figlio del detective Connor sta morendo di leucemia. L’unico potenziale donatore di midollo compatibile è un pluriomicida rinchiuso in carcere.

RECENSIONI

"Qual è il punto di rottura della tua determinazione?", "Dov'è il tuo coraggio?": i due protagonisti se lo chiedono a vicenda ma l'unico che dovrebbe rivolgere questa domanda a se stesso è Schroeder, ex - produttore illustre e regista sperimentale d’adozione francese, finito ad ingrossare le fila dei mestieranti di Hollywood, in nome di un non ben identificato amore per i grandi artigiani del passato. Lo sceneggiatore David Klass plagia Il Silenzio degli Innocenti e lo ribalta in una sorta di "padre-coraggio" in stile Ransom di Ron Howard. Schroeder dichiara di rifarsi ai film con James Cagney (dove, quando, come?), rifiuta il veloce montaggio postmoderno (ma accetta di buon grado una pellicola che si esaurisce nell'azione), è più interessato alle psicologie (non alle sfumature, prego), millanta una "politica d’autore" nel momento in cui si è di fronte al film gemello, al maschile, di Inserzione Pericolosa. Se bastassero il tema dell'identificazione fra "gatto e topo" e i duelli all'ultimo sangue a porre le basi per una poetica personale, non si conterebbero i registi bastardi pieni di fratelli. Invisibili velleità a parte, il thriller è colmo di estremismi affascinanti cui, per comodo, non sono concesse teorizzazioni: il poliziotto di Garcia è disposto, per salvare la vita al figlio, a mietere vittime innocenti e ad ostacolare la Legge che rappresenta. Lo psicopatico di Keaton, per ansia di libertà e potere, ucciderebbe anche la madre (forse l'ha già fatto). E' solo il fine a differenziare il Bene dal Male? L'ostinazione può trasformarsi in follia? Quale etica abbracciare di fronte a due uomini che sono ugualmente criminali secondo le Regole? Se la colpa è dei padri, il temibile Keaton è una vittima (suo padre lo malmenava) e Garcia un messaggero divino per farlo ricredere e redimere. La compatibilità fra mente malata e figlio innocente fa rinascere l’una nell’altro, sotto le ali protettive e intransigenti del Genitore. Opera "sacrale", obliqua come i bei titoli di testa che strisciano sulle pareti, vigliacca nel silenzio che preferisce mettere in scena la caccia, l'assedio, le esplosioni ed un finale ad effetto.