Avventura

SCARAMOUCHE

Titolo OriginaleScaramouche
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1952
Genere
Durata115’

TRAMA

XVIII secolo, Francia: per vendicare un amico rivoluzionario ucciso da un aristocratico abile spadaccino, André Moreau prende lezioni di scherma travestito da Scaramouche, maschera teatrale.

RECENSIONI

Gloriosa quanto dimenticata la carriera di George Sidney che, più volte impegnato in rifacimenti di pellicole mute di successo (Scaramouche era stato già girato da Rex Ingram con Ramon Novarro nel 1923), si trovava a proprio agio su set pieni di stelle e milioni, lasciando il segno sia con i musical sia con film d’avventura in cappa-e-spada. Questa versione del noto racconto di Rafael Sabatini consegna alla Storia il duello mozzafiato fra Mel Ferrer e Stewart Granger, lunghissimo (sette minuti!) e ambientato a teatro per una rappresentazione nella rappresentazione: il personaggio di Scaramouche rappresenta un travestimento al contrario, in quanto è la maschera a vivere il quotidiano, mentre l’identità reale si riserva le peripezie rocambolesche. Se la Rivoluzione Francese resta solo in sottofondo, è perché Scaramouche è un vendicatore in nome dell’amicizia che non si batte per cause politiche o eterei idealismi: diventa suo malgrado il vessillo della lotta del popolo contro i nobili prepotenti, anche se finisce con il preferire la bionda elegante e di (alta) classe alla rossa e verace popolana (cui il finale riserva il contentino: Napoleone!). L’opera gioca molto (forse troppo) la carta dell’umorismo, fra schermaglie amorose (spassosi gli scontri verbali fra Eleanor Parker in versione Rita Hayworth e Stewart Granger) e simpatiche canaglie: i primi passi registici Sidney li aveva proprio mossi nelle comiche (la meravigliosa serie “Le simpatiche canaglie”) e ce ne dà un assaggio nelle scenette sennettiane-roachiane a teatro o con l’ottima gag dell’Assemblea del Popolo decimata da duelli intestini. Le improvvise virate nel tragico e i colpi di scena melodrammatici tengono viva l’attenzione in un film che sa ripetere il brio de I Tre Moschettieri, ma è orfana del carisma di un protagonista come Gene Kelly.