Avventura, Recensione, Sentimentale

ROBIN E MARIAN

Titolo OriginaleRobin and Marian
NazioneGran Bretagna
Anno Produzione1976
Durata106’

TRAMA

Robin Hood e Little John, risparmiati da Re Riccardo nonostante la loro disubbidienza, tornano dalla Francia, e Robin scopre che l’amata Marian ha pronunciato i voti. La deve difendere dallo sceriffo di Nottingham che vuole espellerla dal paese.

RECENSIONI

Suadente l’idea di riprendere due icone dell’immaginario d’avventura spostando l’asse del tempo in avanti di vent’anni: l’iconoclasta Richard Lester, che aveva appena ‘dissacrato’ I Tre Moschettieri, sorprende anche per la mano vellutata, agrodolce con cui descrive il rapporto fra i due (ex) amanti non mancando, però, l’appuntamento con l’azione (sempre in beffa crudele), in una mescolanza in costume di registri di cui lo sceneggiatore James Goldman aveva già dato un assaggio in Il Leone d’Inverno (ambientato nel 1183). Non si racconta di eroi e di fiabe a lieto fine ma si paga il fio delle scelte del passato: c’è chi ha seguito il proprio re in battaglia scoprendo che è un folle sanguinario (l’attacco del 1199 all’indifeso castello Châlus-Chabrol) e chi, abbandonata, ha tentato il suicidio per amore. Nel ritorno a casa, tutti i luoghi della leggenda sono mutati, foresta di Sherwood compresa: niente è più come prima, se non l’attrazione reciproca fra i due splendidi protagonisti, ovvero Sean Connery e Audrey Hepburn, quest’ultima assente dal cinema da otto anni. Romantico e d’atmosfera, il film riesce a essere al contempo demistificatorio della leggenda e aderente a essa, spiazzando ed emozionando. Co-produzione UK/USA filmata in Spagna.