Bellico

RAMBO 2

Titolo OriginaleRambo: first blood-part II
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1985
Genere
Durata96’

TRAMA

Il colonnello Trautman offre a John Rambo la libertà se è disposto a tornare in Vietnam per fotografare i campi di prigionia con americani. Lo fa, salva un prigioniero ma, al punto di ritrovo, l’elicottero lo abbandona.

RECENSIONI

Torna Rambo, ed è contro tutti: vietcong e zio Sam. Film artificioso, autoindulgente, involontariamente camp, con ingenuità ed epica fumettistiche, ma tremendamente spettacolare ed esaltante. Negli anni ottanta (e in molti hanno tentato inutilmente di eguagliarlo) Sylvester Stallone era la più grande macchina vivente di identificazione violenta con lo spettatore: nel tempo, ci si è risolti a tollerare la riuscita artistica del primo Rambo, ma al secondo capitolo non s’è perdonato nulla. Eppure Cosmatos è rozzo ed efficace, il perfetto esecutore delle logiche burine di Stallone ,di cui riprende il corpo come in un film erotico: basterebbe avere in mente il successivo Rambo III di Peter MacDonald, per rivalutare d’ufficio il film, per altro con fotografia di Jack Cardiff (in Messico) e sceneggiatura di James Cameron (rivista da Stallone, ben inteso: via il partner per Rambo, via i preamboli prima dell’azione, via la matrice politica che non rispecchi quella reaganiana di Rocky IV). Nell’immaginario, restano le frecce esplosive e la scena della distruzione del campo prigionieri, ripresa da quattro punti di vista. Successo al botteghino stratosferico e merchandising a seguire, fumetti e bambolotti compresi, a denotare un fenomeno di massa con revisionismo storico su chi abbia veramente vinto la guerra del Vietnam. Dedicato a Cliff Wenger, Jr., tecnico degli effetti speciali rimasto vittima di una caduta durante le pirotecniche riprese.