Documentario, Recensione

PINUCCIO LOVERO

NazioneItalia
Anno Produzione2008
Durata65

TRAMA

Pinuccio Lovero sogna da sempre di fare il becchino. A quarant’anni finalmente è stato assunto a tempo determinato come custode del cimitero di Mariotto, frazione di Bitonto, profondo Sud bollente. Nel mezzo di un’estate torrida, aspetta il suo primo funerale.

RECENSIONI

Pinuccio corri al cinema! Finalmente c'è qualcosa da fare...

Misteriosamente molto applaudito il (per fortuna) breve documentario di Pippo Mezzapesa sulla vita di Pinuccio Lovero, signore pugliese di mezza età con il sogno di diventare custode "a livello cimiteriale". Coronato il sogno,un imprevisto non di poco peso lo costringe a dedicarsi giorno e notte a lucidare lapidi, innaffiare fiori e quasi nient'altro: dal giorno in cui è stato assunto non muore più nessuno. L'idea è molto carina, ma non regge più di venti minuti, oltre i quali Mezzapesa per allungare il brodo è costretto a inserire i filmini delle feste di paese e una notevole quantità di testimonianze di conoscenti vari di Pinuccio che si dilungano davvero troppo su rievocazioni passate di discutibile rilevanza narrativa. Inoltre in un'opera presentata come una riflessione, velata di lieve ironia, sia sulla precarietà della vita che del lavoro, tutti sopravvivono felici e Pinuccio viene assunto con un contratto a tempo indeterminato. L'assenza di ogni accorgimento di regia, che avrebbe trasformato una materia divertente in un documentario divertente, rende i sessantadue minuti del film davvero faticosi e non permette di intuire la necessità di questo lavoro.