TRAMA
Un pilota statunitense s’innamora di un’infermiera, ma deve partire volontario nella R.A.F. inglese. Credutolo morto in combattimento, il suo migliore amico si mette con la ragazza. Si ritrovano tutti e tre a Pearl Harbor, mentre i giapponesi meditano di annientare la flotta americana del Pacifico.
RECENSIONI
145 milioni di dollari per mettere in immagini uno script dello sceneggiatore di Braveheart Randall Wallace, specializzato in kolossal epici routinari, melodrammatici e spettacolari. Il produttore Jerry Bruckheimer sogna il kolossal alla David Lean e Michael Bay, esperto in tecniche digitali e riprese da videoclip, sceglie un’estetica più classica, ma i quaranta minuti dell’attacco, montati magistralmente, sono gli unici a valere in una pellicola con personaggi bidimensionali, hollywoodiani (“belli”) nel senso deteriore, con sottolineature sull’amore, il coraggio del singolo e il patriottismo che neanche nei film di propaganda anni quaranta si sognavano di fare.