Azione, Commedia, Recensione

ONCE A THIEF

Titolo OriginaleZong heng si hai
NazioneHong Kong
Anno Produzione1990
Durata103’

TRAMA

A Parigi, tre amici d’infanzia sono abili ladri d’arte: sono ingaggiati per rubare un dipinto “maledetto” ma il committente, poi, tenta di eliminarli. Uno dei tre finisce su di una sedia a rotelle e viene abbandonato dalla fidanzata che si mette con l’altro. Il quadro, intanto, è finito nelle mani del loro malvagio patrigno.

RECENSIONI

Manomesso dalla produzione, che ha accentuato l’azione a scapito della commedia giallo/rosa stile anni sessanta, ha una drammaturgia confusa, colma di tempi sbagliati che annullano il beneficio di gag e trovate gustose (a partire dalla prima, in cui Chow Yun-Fat scimmiotta un dipinto appiccicandosi il chewing gum sull’orecchio). John Woo, quasi per ripicca, l’ha rifatto per la televisione statunitense (Soluzione Estrema: meglio organizzato, più riuscito, ma per ingredienti inferiore). Fra spacconate, colpi grossi, atti demenziali vari (anche da comica muta) e sentimento, funziona meglio sulla carta che nella messa per immagini. Il titolo originale non significa “C’era una volta un ladro” (Once a thief), bensì “Girare il mondo in lungo e in largo”.