Avventura, Recensione

MOSQUITO COAST

Titolo OriginaleThe Mosquito Coast
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1986
Genere
Durata117'
Sceneggiatura

TRAMA

Stufo della vita frenetica e delle pressioni del modus vivendi occidentale, l’inventore Allie Fox si trasferisce con la sua famiglia in un piccolo villaggio dell’Honduras, inseguendo un sogno che diverrà incubo.

RECENSIONI

Sottovalutata e dimenticata opera americana dell’australiano Peter Weir: perseguendo le traiettorie dei suoi temi preferiti, innestati nello scontro fra Natura e Cultura, Utopia e Civiltà, Forze Primordiali e Individuali, pone il suo protagonista insolitamente ambiguo, respingente e sfaccettato in un Paradiso che non si piegherà al suo volere, nemmeno il più virtuoso. La drammaturgia di Paul Schrader, dal romanzo di Paul Theroux (1981), è appassionante nel momento in cui insegue la tragedia shakespeariana, fra Otello e Macbeth, armoniosamente inserita nel genere avventuroso dove l’ambiente selvaggio fa da sfondo alla figura umana: ma il percorso periglioso è più che altro all’interno della psiche del protagonista e, pian piano, è l’essere umano a divenire sfondo insignificante dell’immensa Natura e del suo potere ipnotico, restituito in modo meraviglioso dal cinema di Weir. Girato in Belize.