Animazione, Recensione

MINIONS

Titolo OriginaleMinions
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2015
Durata91'

TRAMA

I Minions esistono dalla notte dei tempi e da sempre cercano disperatamente il più forte e cattivo di tutti, di cui diventare assistenti.

RECENSIONI

I Minions si erano guadagnati la scena in modo sempre più evidente già nel passaggio dal primo al secondo capitolo di Cattivissimo me, esplodendo come icone, trionfando nel merchandising in tutto il mondo, emancipandosi fino a mettere in ombra il loro "cattivo" padrone ed i film stessi. I buffi pupazzetti gialli sono ormai onnipresenti simboli di vitalità bambinesca, ingegno ed entusiasmo. Ecco quindi l'inevitabile film tutto per loro. Lo spunto sono le origini: le vicissitudini che li hanno condotti a diventare assistenti di Gru. Come mostra il prologo, a cominciare dalla loro vita acquatica, i Minions hanno attraversato la storia seguendo i soggetti più forti. Dal pescecane all'uomo delle caverne, dai faraoni egizi a Napoleone passando per Dracula, trovano un obiettivo ed una sicurezza nell'appoggiarsi all'individuo più forte del gruppo. Ed il più cattivo spesso sembra il più forte.

Contrasto già comico in partenza, quello fra la bonarietà solare dei Minions e la loro ossessione per i criminali e le loro malvagie imprese. E si manifesta in tutta la sua evidenza nelle tragicomiche disavventure attraverso i secoli, dove la solerte volontà di aiutare il capo finisce puntualmente per distruggerlo. Mentre i piccoletti gialli inseguono con ostinazione la giusta guida, imbarcandosi verso la Expo-Cattivi ad Orlando e lì cercando di conquistare la stima della più affermata perfida del gruppo, la pellicola ce li mostra come eterni interpreti di musical, pasticcioni e giocherelloni, sempre pronti a travestimenti surreali. Immancabilmente solidali con gli altri membri del gruppo e cortesi col prossimo. Ma bisognosi del ruolo che dia un senso alla loro esistenza, pena finire tutti in analisi per l'apatia da mancanza di uno scopo. Affinché possano sostenere il nuovo ruolo di protagonisti assoluti, il film concentra l'attenzione su tre Minions in particolare, con diverse sfumature di carattere, ed introduce una nuova villain, Scarlett, con socio-consorte, a perseguitarli (una discreta antagonista, ma niente di più).

Nonostante questo, Minions risulta più godibile per il pubblico giovanissimo, quindi meno trasversale rispetto agli altri capitoli. Contentini per i più grandi sono le varie citazioni, come la storica copertina di Abbey road dei Beatles, la messinscena dello sbarco sulla Luna (una delle idee più fulminanti del film) e la rivisitazione del personaggio della regina d'Inghilterra. Ma la storia di Gru e le bambine, con i suoi assistenti, era più strutturata e solida. Qui, nonostante il ritmo da cartoon moderno e l'abbuffata di gag, si percepiscono dei momenti morti a secco di risate. L'epilogo si riallaccia all'inizio di Cattivissimo me, chiudendo il cerchio. Forse. Come sempre e più di sempre, penalizzante il doppiaggio italiano affidato a personaggi famosi non professionisti. Transeat la voce narrante di Alberto Angela, ma cosa c'entrano Luciana Littizzetto e Fabio Fazio, per non fare parola, per pudore, di alcuni personaggi minori? Negli Usa vengono convocati altrettanti nomi celebri, ma li si sceglie solitamente tra gli attori (Steve Carrell, Sandra Bullock, Michael Keaton, John Hamm), in Italia invece si pesca tra conduttori, deejay, giornalisti e nomi noti a casaccio, in una ossessione malsana, pur di garantirsi qualche cognome famoso sulla locandina ed alle prime.