Drammatico, Fantastico, Recensione

L’UOMO DEI SOGNI

Titolo OriginaleField of dreams
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1989
Durata106’

TRAMA

Una voce nel campo dice all’agricoltore dell’Iowa Ray Kinsella “Se lo costruisci, lui tornerà”. Crede di dover costruire un campo da baseball: lo fa, perde metà del raccolto ma ricompare il leggendario giocatore degli anni Venti, Shoeless Joe dei Chicago White Socks.

RECENSIONI

Un’idea eccellente, un racconto mitopoietico (peccato sia oltremodo centrato sul baseball, sport di cui fa elegia), allegorico, spirituale (di spiriti illuminati da luci soffuse s’ammanta tutta la pellicola), sul varco da aprire in noi per inseguire i sogni, le illusioni e sanare i rimpianti. Tanto di cappello per la drammaturgia di Phil Alden Robinson: emozionante, gioiosamente commovente, per quanto anche con passaggi più artificiosi e meno ispirati. Il messaggio di speranza piacerebbe allo scrittore Richard Bach ma è tratto dal romanzo “Shoeless Joe” di W.P. Kinsella: se il protagonista, nel film, cerca un fantomatico scrittore degli anni sessanta di nome Terrance Mann, nel libro è sulle tracce di J.D. Salinger, reale scrittore del New Yorker, che ha poi ispirato anche il Sean Connery di Scoprendo Forrester. Grandi attori, con Kevin Costner, novello Gary Cooper, perfetto per reinterpretare quell’eroe classico del cinema hollywoodiano che, attraverso le metafora sportiva, dipingeva il percorso di un’esistenza.