TRAMA
A Satana è cresciuto un orzaiolo: colpa della virtù di una giovane promessa sposa terrestre. Manda Don Giovanni per sedurla.
RECENSIONI
"L'onestà di una donna è un orzaiolo nell'occhio del diavolo". Bergman parte da questo proverbio irlandese per mettere in scena (è teatrale la divisione in atti) una favola libertina, un "rondò capriccioso", come lo definisce l'autore. L'attore Gunnar Bjornstrand, nel ruolo di commentatore della vicenda, però avverte (come in Lezione d’Amore): il materiale è da tragedia, la dialettica (meglio: contaminazione) drammatica fra Bene e Male prende le diaboliche sembianze del divertimento. Nell'Inferno dantesco di Bergman le pene consistono in rappresentazioni teatrali ripetute all'infinito (!), il matrimonio è considerato l'arma segreta del maligno, menti mefistofeliche studiano il nemico (caustica l'analisi scientifica della donna nordica). Per insidiare la "famiglia perfetta" vengono scatenati un diavolaccio che mette zizzania e il più grande amatore del mondo. Sarà, però, il servo di quest'ultimo ad onorare le tecniche vittoriose di seduzione. Don Giovanni esce di scena con onore, fiero del proprio disprezzo, forse non del tutto sconfitto in questa guerra fra ingenuità e furbizia, riflessi di Dio (capaci di amare) e di Satana (senza cuore), fascino del dolore e presunzione di chi vuole lenirlo. La compassione diventa un'arma che si ritorce contro chi la scatena, la presenza del Male diviene necessaria per scongiurare l'ottusità dell'ottimismo più cieco (il pastore), per liberare i fantasmi di una moglie insoddisfatta (pirandellianamente scissa fra persona e personaggio), per far prendere coscienza del proprio amore ad una giovane che scherza troppo con il fuoco. Temi complessi che Bergman affronta con i modi di un'opera buffa senza riuscire del tutto a far di necessità virtù: le riflessioni non scaturiscono indirettamente dalla messinscena divertita del rondò, sono dei corollari giustapposti che, a tratti, la sovrastano senza dare benefici, raggiungendo un effetto simile al falso lieto fine costruito "ad hoc" per il pubblico.
