
TRAMA
Roma, XIX secolo: Tullio trascura la moglie Giuliana, innamorato dell’amante. Quando però la moglie inizia a frequentare uno scrittore, Tullio torna sui suoi passi e rivuole la consorte.
RECENSIONI
D’Annunzio-Visconti: sulla carta (per quanto il regista abbia sempre negato le influenze dello scrittore) un amalgama perfetto per il disegno di un personaggio che desidera l’amore che (s)fugge e resta a mani vuote. Accomuna i due grandi artisti il prediligere l’introspezione, i sensi, la decadenza, l’eccezionalità che nasconde l’ossessione. Visconti tradisce D’Annunzio (modifica il finale del romanzo: la sconfitta al posto dell’entusiasmo), ne preserva lo spirito accentuandone la cupezza e racconta il tutto con eleganza di messinscena e scrittura, inappuntabile come gli arredamenti, le immagini color rosso/nero, i costumi, il commento sonoro: ogni singolo elemento è al servizio dell’afflato voluto. Dirige questa sua ultima opera atta a demolire l’istituzione famiglia da una sedia a rotelle e si rinchiude di nuovo fra quattro mura (Gruppo di Famiglia in un Interno) rincorrendo le stasi con lenti movimenti della macchina da presa a specchio dell’incedere, fisico e mentale, dei contorti caratteri mentre il senso è lasciato più ai dialoghi che alle immagini. Laura Antonelli nuda e sensuale.
