Biografico, Sala

LIMONOV

Titolo OriginaleLimonov. The Ballad
NazioneItalia, Francia, Spagna
Anno Produzione2024
Durata138'
Tratto da Limonov di Emmanuel Carrère
Fotografia
Montaggio
Scenografia

TRAMA

La storia della vita di Eduard Limonov è un viaggio attraverso la Russia, l’America e l’Europa durante la seconda metà del XX secolo.

RECENSIONI

MONTAGNE RUSSE

Limonov attivista e dandy, poeta e agit prop, intellettuale e maggiordomo. Non importano le contingenze che lo conducono a certe scelte o a certi destini, la sua furia (di vivere, creare, amare) le prescinde. A Serebrennikov - più che collocare la figura di Limonov nel suo tempo, decodificarne il ruolo in ordine ai rivolgimenti politici e agli eventi storici - interessa isolarla su un piano astratto come espressione di un’urgenza di rivolta, emblema di un impulso alla rivoluzione alieno a congiunture e circostanze. Per questo costruisce una anti-biografia che procede per quadri, senza fornire dettagli o coordinate, senza preoccuparsi di contestualizzarli nelle logiche dell'epoca di volta in volta attraversata. Limonov (Ben Whishaw, superbo) è più simbolo che uomo, più mito che personaggio storico. La sua vita come un romanzo di cui sfogliamo i capitoli fermandoci alle figure. E in tal senso il film si pone come adattamento arditissimo del libro di Emmanuel Carrère (in speciale apparizione) che, pur nel mood avventuroso, suonava puntuale nell’esaminare ogni accadimento, fornendone un inquadramento storico che consentisse al lettore di formarsi un’opinione.
Il regista, invece, non è affatto interessato alla ricostruzione pedissequa, preferisce l’epica, il medaglione, il gioco di una rappresentazione barocca ed enigmatica disciolta in un intreccio di epoche in cui lo spettatore è chiamato a perdersi. A una ballata (lo dice il sottotitolo) fatta di memorie evocate nel disordine, a un delirio, a una nuova flu, (dopo quella di Petrov del 2021, un film su un alternativo Ulisse joyciano, russo e contemporaneo). Limonov è allora la storia marca Serebrennikov di un uomo straordinario che non può che incarnarsi nelle immagini, in una travolgente sarabanda di aneddoti strappati alla vita e messi in scena, coreografati, montati e musicati. Cinema, voilà. Un diluvio sensoriale che non spaccia interpretazioni o teorie, un’esperienza, il viaggio a cavallo di uno spirito indomito per provare, con lui, le vertigini di un’esistenza vissuta sulle montagne russe.