Drammatico

LEON MORIN PRETE

Titolo OriginaleLéon Morin, prêtre
NazioneFrancia/Italia
Anno Produzione1961
Durata130'
Tratto dadal romanzo di Béatrix Beck
Fotografia
Scenografia

TRAMA

Bresançon: una donna comunista e atea viene “sedotta” da un giovane prete e decide di convertirsi. Intanto i tedeschi occupano la città.

RECENSIONI

Intrigante atmosfera di seduzione carnale, psicologica e divina dove si muovono un’incantevole Emmanuelle Riva e un Jean-Paul Belmondo che sembra nato con la tonaca, anche se dipinge, complice il regista (memori entrambe di Fino all'Ultimo Respiro?), un personaggio quasi incredibile, soprannaturale, stagliato in un dibattito esistenziale-teologico dalle premesse allettanti. Nonostante i modi (e la fonte: il romanzo di Béatrix Beck, premio Goncourt nel 1952) letterari, con l’Io narrante che non pesa mai, però, si ha la sensazione che Melville sia più a suo agio con soggetti di genere da trattare in modo autorale. La materia potrebbe giocare magistralmente con l’ambiguità, il tema disturbante della conversione al potere (compresa la figura della collaborazionista), il saffismo (la Riva che s’innamora della sua impassibile capoufficio, per poi cadere di fronte alla persuasione del cattolico: è l’impavidità, la convinzione a sedurre), ma il regista finisce per pendere troppo verso l’elegia dei dettami cristiani, o verso la sottolineatura degli stati d’animo di passione proibita e desiderio irretito che appartengono, appunto, al genere melodrammatico (seppur trattato in encomiabili modi sobri), perdendo per strada la fascinosa sospensione che genera mistero. Risulta troppo integro, ad esempio, il personaggio di Belmondo, soprattutto alla luce di una sua presunta “difformità” segnalata da molte tracce sparse dall’autore: a quale punto di vista appartengono quest’ultime? Il titolo alternativo italiano, La Carne e l'Anima, forse vuole richiamare lo hustoniano L'Anima e la Carne. Meraviglioso il quadro con la retina del confessionale che scompare in prospettiva. Con Il Silenzio del Mare e L'Armata degli Eroi forma un’ideale trilogia sulla Resistenza.