Animazione, Recensione

LAMÙ – BEAUTIFUL DREAMER

Titolo OriginaleUrusei Yatsura 2: Byûtifuru dorîmâ
NazioneGiappone
Anno Produzione1984
Durata98

TRAMA

Lamù, Ataru e i ragazzi del liceo si ritrovano a preparare all’infinito il giorno del festival studentesco: scoprono di essere sul dorso di una tartaruga, staccati dalla Terra e con strane cose che accadono.

RECENSIONI

È il secondo lungometraggio dedicato all’eroina Lamù, aliena arrivata sulla Terra per conquistarla e poi qui stabilitasi per amore. Chi conosce la serie di cartoon televisivi (ben 218) resterà deluso, gli altri rischieranno di non capire alcuni passaggi. L’animazione è al risparmio ma efficace, secondo la tradizione anni ottanta dei cartoon giapponesi. La sceneggiatura è alquanto sgangherata, divertente a tratti, affascinante nei continui salti onirici, ma il più delle volte forzata nei passaggi narrativi importanti. Ha il coraggio di creare una situazione intrigante e di portarla avanti, ma la soluzione non convince. La protagonista del cartone televisivo qui è relegata al ruolo di comparsa e di musa ispiratrice, ma il suo personaggio non lascia traccia. Più sfaccettata la figura dell’affascinante professoressa-guerriero, sovrapponibili per psicologia e disegno gli altri, anche Ataru, protagonista terrestre della serie televisiva. Mamoru Oshi porta avanti con tenacia il suo discorso sulla continua sovrapposizione di mondi paralleli che troverà il suo apice nel lungometraggio in carne ed ossa “Avalon”.