TRAMA
Nella Spagna prossima al franchismo, in un orfanotrofio circola il fantasma di un bambino e la direttrice va a letto con un ospite interessato solo a rubare l’oro ivi nascosto dai repubblicani.
RECENSIONI
Guillermo Del Toro, dopo la delusione hollywoodiana di Mimic stravolto dai produttori, ritrova un progetto personale, il più a lungo cullato e, fin qui, il suo miglior risultato, realizzato con l’aiuto di Pedro Almodóvar. “Che cos’è un fantasma?”, si domanda la voce fuori campo mentre la maschera del bambino richiama i ghost-movies giapponesi e l’ultima sequenza omaggia Sentieri Selvaggi. Suadente découpage, atmosfera avvolgente colta in pieno dalla scelta delle location e dalla fotografia, tensione favolistica conturbante, racconto horror morboso che si specchia con l’orrore della Storia, per dire che la paura si stava mangiando il cuore dell’Europa e la Spagna, orfana, voleva ribellarsi. Nume tutelare: Lo Spirito dell’Alveare di Victor Erice.
