Recensione, Thriller

INTRIGO INTERNAZIONALE

Titolo OriginaleNorth by Northwest
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1959
Genere
Durata136'

TRAMA

Un pubblicitario è scambiato per un pericoloso agente e viene rapito: fugge, nessuno gli crede ed è anche accusato ingiustamente di aver assassinato un diplomatico.

RECENSIONI

Spionaggio, inseguimenti e commedia si fondono in questo appassionante thriller alleggerito dalla presenza del simpatico Cary Grant, nel classico ruolo hitchcockiano dell’innocente ed ignaro che si trova al centro del pericolo, perché scambiato per una spia ed un assassino (con l’inconoscibile macguffin-pretesto preferito dal regista: che import-export segue la spia?). Fra le tante sequenze da antologia, compreso il finale con scalata sul monte Rushmore dei presidenti, quella dell’aereo vince il primo premio: è anticipata da sette minuti senza dialogo, che vagano con il protagonista per il deserto e preparano la tensione. Scritto da Ernest Lehman (autore, fra gli altri, di Lassù Qualcuno mi Ama), il film ha echi de Il Club dei 39 ma ricorda molto di più I Sabotatori, dove, parimenti, si attraversavano gli Stati Uniti. Essenziali, ai fini dell’“Hitchcock’s touch”, le musiche di Bernard Herrmann e i titoli di Saul Bass (con la silhouette del palazzo delle Nazioni Unite, poi fedelmente ricostruito nei teatri di posa). Il titolo originale richiama l’Amleto (“Sono pazzo solo a Nord Nord Ovest”), l’inquadratura finale sublima l’atto sessuale con la classica scena del treno che entra in galleria.