TRAMA
Abbandonate dai mariti per donne molto più giovani, tre amiche decidono di passare alla vendetta.
RECENSIONI
La rivincita delle cinquantenni, ovvero come liberarsi di ansie familiari, professionali e chirurgiche attraverso l’uso di tutte le armi, lecite e soprattutto non, atte a spremere fino all’ultimo dollaro i maschi rincoglioniti: l’idea è allettante sebbene non originale (cfr. SHE DEVIL), ma il cinismo e la lucidità scarseggiano in questa commedia dai tratti fin troppo inappuntabili. Malgrado la dedizione delle primedonne (soprattutto Goldie Hawn, crudelmente ed efficacemente autoironica), IL CLUB DELLE PRIME MOGLI manca il bersaglio a causa di una sceneggiatura zoppicante e – più ancora – di una regia che, incapace di padroneggiare i tempi tragicomici, si limita a fornire un imballaggio ordinatamente anodino. Dopo il funebre incipit (con cammeo di Stockard Channing), il film gira (a vuoto) su se stesso e prende quota solo nel finale, di canora, rigorosa, magnifica sovrabbondanza.