(dal 1º maggio al 31 luglio 2018)
“Andamento lento” cantava Tullio De Piscopo e gli ultimi tre mesi della stagione ne sono purtroppo una concreta dimostrazione. Pochi sussulti al botteghino, a parte il trionfo di Avengers: Infinity War che uscendo a fine aprile consente a maggio di tirare il fiato. Discorso analogo per giugno, con Jurassic World: il regno distrutto che impenna le percentuali, ma luglio non ha assi nella manica e per intravedere qualche bagliore bisogna attendere la fine del mese con l’uscita di Skyscraper, Hereditary e Ocean’s 8. Troppo tardi, però, per risollevare le sorti del mese, del trimestre, dell’anno e della stagione.
Tralasciando il ricorrente discorso sull’allungamento della stagione a dodici mesi per evitare congestioni autunno/invernali e la desertificazione estiva, non hanno aiutato i mondiali di calcio. Si pensava che l’esclusione dell’Italia consentisse all’esercizio cinematografico di avere la meglio, invece le partite, trasmesse per la prima volta in chiaro, hanno avuto più seguito del previsto, catalizzando l’attenzione di milioni di spettatori. Lo sport si conferma quindi come uno dei maggiori nemici della sala cinematografica. Ulteriore autogol la riproposizione dei Cinemadays per un’intera settimana, da lunedì 9 a domenica 15 luglio, con il biglietto a 3 euro nelle sale che decidono di aderire all’iniziativa. Poco pubblicizzati, poco applicati (molti esercenti hanno preferito chiudere per ferie piuttosto che svendere il prodotto e lavorare gratis), poco frequentati e alla fine pure poco remunerativi. Insomma, un fallimento su tutta la linea.
Le fonti delle successive elucubrazioni sono sempre le stesse, ma è giusto ricordarle perché assai preziose: Cinetel, Boxofficemojo, Anec, Cineguru, Giornale dello Spettacolo e BoxOfficeBenful.
Dove possibile i dati sono calcolati al 31 luglio mentre dove non possibile, perché non disponibili, alla prima data utile (comunque assai vicina al 31 luglio). Vediamo ora nel dettaglio i singoli mesi per capire cosa è successo, cosa poteva succedere e cosa non è successo (ricordo che le percentuali sono calcolate rispetto al 2017):
MAGGIO è l’unico mese, insieme a FEBBRAIO, con il segno più, almeno per quanto riguarda gli incassi (+4,78%), mentre le presenze, sempre a causa delle giornate a 2 euro che hanno imperversato nel 2017, sono in negativo (-3,28%). A spopolare è soprattutto Avengers: Inifinity War, ma ravvivano il botteghino anche Deadpool 2, Loro (soprattutto 1), ma pure Dogman e Solo freschi di Cannes.
GIUGNO mette in risalto che per ottenere buoni risultati complessivi ci vuole almeno un titolo forte che funga da traino. Jurassic World: il regno distrutto fa il suo dovere, anche se ha meno appeal del capostipite (in tutto il mondo, comunque, e non solo nel nostro paese). Il mancato trionfo di Solo pesa ovviamente sui totali del mese, anche perché, oltre a questi due film di grande richiamo, giugno non riserva grandi sorprese. Tanto che si grida al miracolo quando la riproposizione di 2001 Odissea nello spazio ottiene il primo posto al box office nelle giornate in cui è proposto. Inevitabile che i numeri ne risentano: -11,26% gli incassi e -10,37% i biglietti venduti.
LUGLIO è invece una vera e propria debacle, il mese che a causa principalmente di assenza di prodotto sancisce una delle peggiori estati degli ultimi anni, il cui punto più basso, rappresentato dal 2012, rischia di essere superato facendo sprofondare le percentuali in un buco nero. A salvare l’estate è solo il buon inizio della nuova stagione in agosto con l’exploit di Shark – Il primo squalo e la buona partenza di Ant-man and the Wasp, ma fino alla fine di luglio risollevare le sorti dell’estate pareva impossibile. I dati, disponibili fino al 23 luglio, infatti, parlano chiaro: -43,81% gli incassi e -26,42% le presenze. In un mese così miserrimo non faticano a imporsi alcuni titoli adatti al periodo come Obbligo o verità e La prima notte del giudizio. I film della serie di Harry Potter a prezzo ridotto riproposti da una catena di multisale riescono a fare meglio di nuove uscite con poco appeal commerciale e a entrare in top-10, il che la dice lunga sulla povertà di offerta del periodo. Succede anche, ed è la prima volta nel 2018, che un film con un incasso inferiore ai 50.000 euro sia primo al box-office giornaliero (La prima notte del giudizio con 49.619 euro il 17 luglio). A ravvivare un pochino il botteghino arrivano a fine mese Skyscraper, Hereditary e Ocean’s 8, troppo tardi, però, per dare una svolta alle percentuali. Il cinema italiano, quello d’essai e i film per famiglie sono i grandi assenti dell’estate cinematografica italiana. Intanto nel mondo trionfano Gli incredibili 2, Hotel Transylvania 3, Ant-man and the Wasp e Mamma mia: Here We Go Again. Forse programmare qualcuno di questi titoli in contemporanea mondiale, quindi in estate, non li avrebbe bruciati, ma causa assenza di concorrenza avrebbe invece “rischiato” di valorizzarli. Poco da aggiungere a un mese, e a un’estate, cinematograficamente da dimenticare. Come già sottolineato, qualcosa cambia in agosto grazie al successo a sorpresa di Shark – Il primo squalo, in grado di limitare i danni dell’estate, ma si tratta di un altro mese e, soprattutto, di un’altra stagione, di cui parleremo a tempo debito.
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BOX OFFICE DAL 1° AGOSTO 2017 AL 31 LUGLIO 2018
Posizione – Film – Incasso – Presenze
1 AVENGERS: INFINITY WAR – € 18.770.461 – 2.644.102
2 CATTIVISSIMO ME 3 – € 18.001.387 – 2.783.753
3 STAR WARS: GLI ULTIMI JEDI – € 15.147.058 – 2.059.666
4 ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS – € 14.622.555 – 2.169.150
5 IT – € 14.540.803 – 2.038.647
6 CINQUANTA SFUMATURE DI ROSSO – € 14.379.062 – 2.043.466
7 WONDER – € 12.311.335 – 1.906.725
8 COCO – € 11.331.196 – 1.749.071
9 JURASSIC WORLD: IL REGNO DISTRUTTO – € 10.455.983 – 1.592.895
10 JUMANJI: BENVENUTI NELLA GIUNGLA – € 10.267.106 – 1.505.834
Le novità in classifica nell’ultimo trimestre della stagione sono poche ma sostanziali.
Cambia il vertice, con Cattivissimo me 3, dominatore incontrastato per tutta la stagione, scalzato da Avengers: Infinity War, arrivato a primavera inoltrata ma in grado di catalizzare l’attenzione del pianeta e di raggiungere, e superare, i 2 miliardi di dollari globali, posizionandosi al quarto posto tra i maggiori incassi mondiali di tutti i tempi. Attenzione, però, perché i prezzi da usura applicati per il nuovo capitolo degli Avengers (fino a 15 euro per la versione 3D) hanno consentito affari d’oro a esercenti e distributori, ma considerando gli spettatori è comunque Cattivissimo me 3 ad avere il sopravvento. A vedere il cartone animato Illumination sono stati infatti 139.651 spettatori in più rispetto al colosso Marvel.
Gli altri titoli presenti in classifica scendono quindi di una posizione e in parte, grazie alla riproposizione nelle sale durante l’estate causa mancanza di prodotto e allo sfruttamento finale nelle arene, arrotondano il loro già ricco bottino.
L’altra novità scompiglia classifica è l’uscita in giugno di Jurassic World: il regno distrutto. Era nell’aria che avrebbe fatto numeri inferiori rispetto al primo capitolo e così è stato in tutto il mondo. Parliamo, però, ed è bene sottolinearlo prima di sconfinare nella delusione, di numeri altissimi. Se infatti Jurassic World aveva incassato negli U.S.A. la bellezza di 652 milioni di dollari, il sequel si “ferma” a 400 milioni di dollari e globalmente, ma lo sfruttamento è ancora in corso, siamo a 1,24 miliardi (non milioni) di dollari (il primo capitolo aveva raggiunto 1,67 miliardi di dollari). Unico paese in controtendenza la Cina, che in tre anni ha visto aumentare notevolmente il suo parco sale e che vede l’incasso per i rinnovati dinosauri passare da 228,7 a 248 milioni di dollari. In Italia, complice la totale assenza di concorrenza, il film di J.A. Bayona si difende bene. Jurassic World, uscito sempre nel mese di giugno, si era posizionato al 7° posto del box office stagionale 2014/2015 con 14,3 milioni di euro, mentre Jurassic World: il regno distrutto perde 4 milioni di euro e due posizioni in classifica, ma riesce comunque a non mollare la top-10. La sua fortuna è anche quella di non avere praticamente rivali, soprattutto nel deserto di luglio, per cui riesce ad avere una tenitura impensabile in altri periodi e a fine luglio, a quasi due mesi dall’uscita, è ancora presente in 123 schermi. Visto il successo, in grado di settuplicare abbondantemente il budget monster di 170 milioni di dollari, una terza puntata, ovviamente annunciata anche dal finale del film, è già stata pianificata: data di uscita 11 giugno 2021: “Venghino signori venghino!”
Grande assente in top-10 il cinema italiano. L’arrivo di Jurassic World: il regno distrutto, infatti, fa scendere di un gradino, quindi all’11° posto, Come un gatto in tangenziale che chiude la sua corsa con 9,6 milioni di euro e quasi un milione e mezzo di spettatori. Si replica così la situazione della stagione precedente, in cui L’ora legale era il film italiano più visto ma fuori dalla top-10 e sempre in undicesima posizione. Va però detto che il film di Ficarra e Picone aveva almeno raggiunto, e superato, la soglia significativa dei 10 milioni di euro (10,3 per l’esattezza). Nella zona calda della classifica si distinguono altri due grandi successi nazionali: A casa tutti bene al dodicesimo posto, con un incasso di 9,1 milioni di euro, e Benedetta follia in sedicesima posizione, con 8,4 milioni di euro. Due titoli che usciti a inizio 2018 avevano un po’ illuso su un possibile trionfo del cinema nazionale. Da gennaio a luglio, infatti, la quota di mercato del cinema italiano è passata dal 40,29% al 28,25%. Non ha aiutato di sicuro la quasi totale scomparsa di proposte italiane di possibile richiamo nei mesi di giugno e luglio.
Un netto e significativo recupero, comunque, rispetto alla stagione precedente, che si era conclusa con una quota di mercato in caduta libera al 18,6%. Tutto ciò evidenzia quindi un cinema italiano sempre nel cuore degli spettatori ma senza un asso pigliatutto in grado di dare il turbo alle percentuali. Aspetto evidente anche nella sempre maggiore diversificazione del prodotto, piuttosto apprezzata. A fianco delle commedie di successo, infatti, si sono imposti, con incassi importanti, titoli in cerca di strade alternative come Napoli velata (24° posto e 5,6 milioni di euro), The Place (29° posto e 4,3 milioni di euro), Loro 1 (30° posto e 4,1 milioni di euro), La ragazza nella nebbia (31° posto e 3,7 milioni di euro), Made in Italy (41° posto e 3 milioni di euro). Un segnale importante che dimostra come il pubblico cerchi anche altro oltre alla risata liberatoria e che la nuova stagione, stando ai trailer visti a Ciné a Riccione dove i distributori hanno presentano i propri listini fino a Natale, sembra voler proseguire. Che stia tornando il tanto invocato cinema di genere?
Per il resto la top-10 batte bandiera americana e si caratterizza per cinque seguiti di franchise importanti e milionari (Avengers, Cattivissimo me, Star Wars, Cinquanta sfumature e Jurassic World) e ben cinque titoli non derivativi. Alcuni daranno sicuramente vita a nuovi franchise. Il successo di Assassinio sull’Orient Express (351 milioni di dollari worldwide), ad esempio, ha fatto rinascere l’interesse per il giallo classico e sono già in corso nuove trasposizioni di romanzi di Agatha Christie, Assassinio sul Nilo in primis per la regia dello stesso Kenneth Branagh (data di uscita prevista 20 dicembre 2019). Il trionfo di It (700 milioni di dollari globali) ha già scatenato un hype incredibile sulla seconda parte in cui i ragazzini sono cresciuti e dovranno affrontare definitivamente le loro paure (data di uscita prevista 6 settembre 2019). Il remake/reboot di Jumanji, con i suoi 962 milioni di dollari incassati nel mondo, ha subito fatto capire che un secondo capitolo era “necessario” e infatti il sequel è già in lavorazione (data di uscita prevista 13 dicembre 2019).
Due alieni in questo mondo seriale, dove tutto sembra esaurirsi nel trovare un nuovo filone di successo da sfruttare, sono la favola struggente della Pixar Coco e il racconto di formazione gentile Wonder. Se per il film Pixar il successo era non scontato ma ipotizzato, grazie anche al lancio Disney nel periodo natalizio (807 milioni di dollari worldwide), il riscontro per Wonder (305 milioni di dollari globali) è stato davvero inaspettato, soprattutto nel nostro paese in cui l’incasso è stato il più alto d’Europa. Le cause sono da ricercare nell’ottimo lancio della 01 Distribution (provvidenziale spostarne l’uscita a prima di Natale), ma anche nell’amore che l’Italia ha da sempre per Julia Roberts (basta vedere i dati di ascolto incredibili per ogni ennesima riproposizione in tv di Pretty Woman). In ogni caso un vero e proprio outsider in un mondo dove non sembra esserci spazio per l’inaspettato. E invece…
A livello di distribuzione, vince la stagione la Disney, grazie al trittico Lucasfilm (Star Wars: Gli ultimi Jedi e Solo), Marvel (Avengers: Inifinity War, Thor: Ragnarock, Black Panther) e Pixar (Coco e Cars 3). Per quanto riguarda il 2018, invece, è la Universal finora a dominare, anche perché è l’unica ad avere sfidato l’estate, con successo tra l’altro: Jurassic World: il regno distrutto, Obbligo o verità, La prima notte del giudizio, Skyscraper sono successi e in altri periodi dell’anno non avrebbero ottenuto risultati maggiori, anzi, forse inferiori perché con maggiore concorrenza.
A sottolineare ulteriormente un trend non particolarmente soddisfacente è infine l’assenza di un vero asso pigliatutto. Avengers: Infinity War domina gli incassi e Cattivissimo me 3 le presenze, ma nessun titolo supera i 20 milioni di euro di incasso. Era già successo nella stagione 2014/2015, quando in vetta al botteghino c’era Cinquanta sfumature di grigio con 19.6 milioni di euro, ma nelle stagioni precedenti (e anche l’anno scorso con La bella e la bestia) i 20 milioni di euro sono sempre sembrati un obiettivo alla portata di chi si trova a guidare la classifica stagionale.
Sommando gli incassi delle prime dieci posizioni di questa stagione e confrontando il totale con quello della stagione precedente otteniamo un risultato abbastanza in linea (circa 144 milioni di euro contro i circa 140 milioni della precedente). Il dato non è particolarmente significativo, perché le successive posizioni potrebbero fare la differenza, ma è comunque indicativo per azzardare un andamento non troppo dissimile. Quale, quindi, il futuro della sala? Siamo in una fase di grandi cambiamenti, in cui i film si possono vedere sui supporti più svariati. Resisterà la sala cinematografica o resterà, come in molti ipotizzano, solo per i film ad alto impatto spettacolare, quelli per cui il grande schermo e un audio perfetto fanno la differenza? È ancora presto per dirlo e, non dimentichiamolo mai, dipende soprattutto da noi e dalle nostre scelte. Si sentono molti piagnistei quando si legge della chiusura di una sala cinematografica, ma quanti di quelli che romanticamente si lagnano hanno messo piede in quella sala cinematografica negli ultimi anni? Probabilmente è il progresso baby, ma se amiamo la visione di un film nel buio di una sala circondati da sconosciuti e davanti a uno schermo gigante, facciamo anche in modo di sostenere le sale andando a vedere i film anche al cinema. Se siete arrivati fino a qui a leggere significa che la cosa vi sta a cuore. O siete cinefili incalliti, quindi al cinema ci andate già, oppure la cosa vi stuzzica ma non trovate mai l’occasione giusta per dare concretezza all’idea. Ecco, l’avete trovata. Spegnete il computer, silenziate il cellulare e uscite! C’è di sicuro uno schermo grandissimo che da qualche parte aspetta solo voi. Almeno ancora per un po’.
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A seguire:
Buona lettura.