Baro-metro

IL BARO-METRO: SGUARDI DALLA SALA (03/23_24) – PARTE 1

(dal 1° febbraio al 30 aprile 2024)

Situazione interlocutoria quella del terzo trimestre, in cui i pareri cambiano a seconda del singolo titolo che va meglio, o peggio, del previsto, quindi basta un week-end di sole per ammosciare l’entusiasmo o di pioggia per galvanizzare. Cercando di razionalizzare, ed evitando i facili entusiasmi di chi sperava che con il successo strepitoso di C’è ancora domani i problemi del cinema italiano fossero scomparsi, siamo in una fase delicata, in cui il rinnovato interesse per il cinema dopo la difficilissima ripresa nel post Covid è un po’ ostacolata dalla mancanza di titoli forti provenienti da oltreoceano. Il lungo sciopero di sceneggiatori e attori ha reso necessari vari posticipi e al di là di un cinema d’essai che dimostra di funzionare (ma dipende dal singolo titolo), mancano i blockbuster, i titoli che tutti ma proprio tutti vanno a vedere. Nessun titolo statunitense si è minimamente avvicinato ai grandi successi di Oppenheimer e Barbie, gli unici due film made in U.S.A. che si sono distinti nel trimestre con numeri importanti sono Dune – parte 2, che ha faticato un po’ a raggiungere i 10 milioni di euro, e Kung Fu Panda 4 che, invece, è subito partito a palla, ma per il resto nulla di particolarmente significativo.

Per la prima volta, però, almeno per i primi due mesi del trimestre, incontrandosi tra amici la prima domanda relativa all’intrattenimento è stata: “Hai visto Povere creature!, Il ragazzo e l’airone, Tutti tranne te, Perfect Days o La zona d’interesse?” E non “hai visto la settima stagione di XXX o la miniserie YYY?”. Si è quindi tornati a vedere la sala come elemento centrale dell’intrattenimento, con un rinnovato interesse per il cinema come luogo di fruizione dei film a discapito del divano di casa, per qualche settimana in secondo piano. Questo almeno nei mesi di febbraio e marzo, perché aprile ha invece rappresentato un calo di appeal, dovuto prevalentemente alla mancanza di prodotto, cioè di film, in grado di coinvolgere il grande pubblico, non tanto quello che fa felice la nicchia cinefila, ma quello che affolla le sale durante i week-end tracannando popcorn. Tanto è vero che titoli complessivamente modesti, come Tutti tranne te (€ 6.416.081) e Godzilla e Kong – Il nuovo impero (€ 4.080.502), sono stati salutati con un eccesso di entusiasmo dovuto proprio alla mancanza di film simili, commedie sciocchine e giocattoloni tonitruanti.

A livello di percentuali, comunque, i risultati del pre-Covid sono ancora un miraggio lontano, con percentuali in calo dal 30% e fino al 50%, a dimostrazione di come per molti, e non è tanto il target giovane quanto soprattutto quello più maturo, il cinema non rientri più tra le priorità per vedere film. E ti diranno mille motivi, tutti smontabili, dal prezzo alto alla mancanza di bei titoli come una volta, e poi ora c’è lo streaming e bla bla bla, ma ciò che manca è soprattutto quel clic che ti fa sentire l’esperienza in sala come utile, accattivante, divertente e con un valore aggiunto. Per dire, parlavo proprio l’altro giorno con un amico che si lamentava del fatto che è andato al cinema con la famiglia e ha speso 80 euro per vedere un film. Poi viene fuori che ognuno ha preso popcorn e bibita grandi e sappiamo benissimo che, soprattutto nei multiplex, il bar ha prezzi da usura, ma queste sono scelte personali extra film. Comunque sia, la strada per un riallineamento con il passato è ancora lunga e, forse, nemmeno percorribile, nel senso che rincorrere un’epoca in cui le cose erano diverse perché le variabili erano differenti non ha probabilmente più un grande senso.

Ma andiamo nel dettaglio dei singoli mesi. Ricordo, come al solito, le preziose fonti: Cinetel, Cineguru, Boxofficemojo, Anec, Cinema in sala e l’esercente Flavio Baldoni. Gli incassi sono al 30 aprile 2024 e sono specificati tra parentesi, dopo il titolo del film o nei riquadri riepilogativi. Tra i film del trimestre sono inclusi anche alcuni titoli usciti a fine gennaio (tipo Povere creature! e Tutti tranne te) che hanno avuto pieno sfruttamento nel corso del trimestre successivo. Le percentuali sono calcolate rispetto all’anno precedente, quindi il 2023.

FEBBRAIO 2024

Incassi +20,36%, biglietti venduti +21,34%.

Un mese diviso in due, con da una parte grandi successi importanti e inaspettati come Povere creature! (€ 9.173.137), Tutti tranne te (€ 6.416.081), I soliti idioti 3 (€ 3.919.532), Past Lives (€ 3.256.435) e Bob Marley – One Love (€ 2.932.439). Dall’altra, però, anche altrettanti titoli che hanno deluso le lecite aspettative incassando briciole rispetto a quello che si riteneva l’alto potenziale: i disastrosi Argylle (€ 838.003), Madame Web (€ 1.322.564), Martedì e venerdì (€ 134.405), ma anche i poco soddisfacenti Finalmente l’alba (€ 404.839), Il colore viola (€ 239.212) e I tre moschettieri – Milady (€ 326.396).

MARZO 2024

Incassi +32,30%, biglietti venduti +27,56%.

È il mese degli Oscar. Se c’è chi ne approfitta con mirabile strategia (La zona d’interesse ottiene numeri straordinari, con un incasso di € 4.628.390), c’è chi invece decide di sfruttare i riconoscimenti ottenuti per pubblicizzare lo streaming (Disney con Povere creature!, immesso in piattaforma a meno di due mesi dall’uscita). Se il pubblico fa certe scelte è anche perché a certe scelte è indotto con logica poco lungimirante. Oscar a parte, finalmente arriva Dune – parte 2 (€ 10.036.402), ma ancora meglio fa Kung Fu Panda 4 (€ 11.297.353). L’Italia si distingue, ma che fatica, grazie a Un altro Ferragosto (€ 1.716.572), mentre Caracas (€ 586.737) e Another End (€ 234.969) fanno poca strada. Delude anche Estranei (€ 726.563), che però diventerà un cult, probabilmente penalizzato dall’esclusione dagli Oscar. Si ridimensiona anche il d’essai con La sala professori (€ 1.324.142) e May December (€ 679.856) che si difendono ma sono lontani dai fasti del trimestre precedente. Nemmeno l’horror brilla più come nei mesi scorsi, Imaginary (€ 681.694) infatti sonnecchia.

APRILE 2024

Incassi -31,95%, biglietti venduti -30,7%.

A penalizzare il mese è principalmente il confronto con un 2023 in cui Super Mario Bros aveva spopolato con numeri altisonanti. Poco possono, quindi, i successi moderati di Un mondo a parte (€ 6.657.582) e Godzilla e Kong – Il nuovo impero (€ 4.080.502) e le partenze tiepide di Civil War (€ 1.437.374), Ghostbusters – Minaccia glaciale (€ 2.470.176) e Back to Black (€ 1.823.372). Anche perché sono parecchi i titoli che invece proprio non decollano come Priscilla (€ 781.135), Zamora (€ 620.876) e Gloria! (€ 444.668). Porta un po’ di brio Challengers (€ 1.843.449) a fine mese, mentre il flop di aprile è Coincidenze d’amore (€ 80.337): ma dove sono andati tutti quelli che adoravano Meg Ryan negli anni ’90?

BOX OFFICE DAL 1° AGOSTO 2023 AL 30 APRILE 2024

Posizione – Film – Incasso – Presenze

1      C’È ANCORA DOMANI – € 36.676.921 – 5.420.939

2      OPPENHEIMER – € 28.526.950 – 3.831.094

3      WONKA – € 14.918.272 – 1.997.732

4      BARBIE – € 12.960.448 – 1.829.022

5      KUNG FU PANDA 4 – € 11.297.353 – 1.544.117

6      DUNE – PARTE 2 – € 10.036.402 – 1.245.041

7      WISH – € 9.499.584 – 1.366.451

8      POVERE CREATURE! – € 9.173.137 – 1.284.179

9      ASSASSINO A VENEZIA – € 8.684.639 – 1.462.657

10    NAPOLEON – € 7.933.694 – 1.068.783

Tre le nuove entrate nel box-office stagionale, partito come sempre nel mese di agosto e con il prossimo trimestre in dirittura d’arrivo. Escono dalla top-10 Il ragazzo e l’aironeThe Nun 2 e Aquaman e il regno perduto, sostituiti da Kung Fu Panda 4, Dune – parte 2 e Povere creature!.

Kung Fu Panda 4 irrompe in quinta posizione, e dopo otto anni non era certo scontato; il film di animazione Dreamworks supera abbondantemente gli 8,2 milioni di euro di Kung Fu Panda 3 e si avvicina ai 12,5 milioni di euro di Kung Fu Panda 2, mentre i 17 milioni di euro di Kung Fu Panda paiono fuori portata.

Al sesto posto entra Dune – parte 2 che supera i 7,5 milioni di euro di Dune, uscito però in un periodo in cui la sala era ancora soggetta a restrizioni, dovute alla pandemia in corso, quindi sicuramente penalizzato. Rispetto all’andamento internazionale il secondo capitolo da noi fatica un po’ di più. Negli States Dune aveva incassato 108,8 milioni di dollari, mentre Dune – parte 2 ne incassa 281,3, quindi quasi tre volte tanto. Il miglioramento è abbastanza generalizzato, a livello di totali mondiali il nuovo capitolo incassa 708,4 milioni di dollari (finora è il massimo incasso del 2024) contro i 407,5 milioni di dollari di Dune. Numeri importanti in entrambi i casi, ma in crescita esponenziale, cosa che in Italia, invece, non è avvenuta.

La terza nuova entrata è invece Povere creature! che nel nostro paese ha un andamento davvero sorprendente.  Un caso raro di operazione artistica e commerciale in perfetto equilibrio. Costato 35 milioni di dollari ne ha incassati in tutto il mondo 117,4, di cui il 29,4% (34,5 milioni di dollari) negli Stati Uniti e a seguire proprio l’Italia, dove il film è diventato per qualche settimana un fenomeno di massa, capace di attirare ben 1.284.466 spettatori. Un risultato, quello italiano, straordinario, superiore a piazze importanti come Regno Unito (9,5 milioni di dollari), Germania (6,1 milioni di dollari), Francia (4,7 milioni di dollari), Spagna (5,2 milioni di dollari), Messico (5,8 milioni di dollari) e Giappone (3,4 milioni di dollari). Cosa lo ha reso così popolare in Italia rispetto ad altri mercati? Il meteo? Un substrato culturale più ricettivo? L’accoglienza ricevuta a Venezia dove ha vinto il Leone d’Oro? Ottime strategie distributive? Non facile capirlo, ma è andata così e non possiamo che constatarlo e rallegrarcene.

In vista degli Oscar tornano in sala anche Oppenheimer e Barbie, ma ormai il più è fatto. Meglio comunque il film di Christopher Nolan, che aggiunge € 411.874 al già cospicuo bottino, di quello di Greta Gerwig che, nonostante le 137 sale in cui torna, incassa solo ulteriori € 37.999. Fa meglio di entrambi C’è ancora domani che non esce mai dalla programmazione, l’8 marzo ha uno slancio che gli permette di tornare sul podio, al secondo posto, con un incasso di € 137.043, e nel trimestre aggiunge altri 780 mila euro all’incasso multimilionario accumulato a partire da fine ottobre 2023.

A seguire:

IL BARO-METRO: SGUARDI DALLA SALA (03/23_24) – PARTE 2

Buona lettura.