Baro-metro

IL BARO-METRO: SGUARDI DALLA SALA (03/22_23) – PARTE 1

(dal 1º febbraio al 30 aprile 2023)

Si fanno ipotesi, congetture e analisi sulla disaffezione alla sala cinematografica, poi arriva il film giusto, la gente si fionda al cinema e tutte le parole perdono di significato. Il film giusto è Super Mario Bros – Il film che entra nel mirino di un pubblico enorme, come la fan base del videogioco da cui deriva, e il miracolo si avvera. Anche chi magari al cinema non metteva piede da tempo, il nostalgico che vuole vedersi riflesso su grande schermo, il padre che asseconda i figli, i figli che vanno insieme agli amici, i bambini che in qualche modo bisogna pur intrattenere, insomma, tutti ma proprio tutti riempiono le sale e partecipano al rito. I numeri quindi impazziscono, in Italia come nel resto del mondo. Un risultato, dopo quello di Avatar – La via dell’acqua a Natale, straordinario che conferma come con il film “giusto” (che non significa bello, eh) ogni ritrosia venga accantonata e la sala cinematografica torni a essere punto di riferimento per lo svago. L’euforia porta quindi a dimenticare tutta la negatività dei mesi, trimestri, anni, precedenti ed è bello, quanto effimero, perché lo sappiamo tutti che non è con l’ottimo incasso di un film che si supera la crisi. Certo, aiuta, mette di buon umore, fa ben sperare per il futuro, ma non è sufficiente.

In rapida sintesi, 2023 super positivo in confronto al 2022, decisamente meno rispetto al pre-Covid, con percentuali in negativo tra il 30% e il 40%, a volte meno, a volte di più. Il paragone tra annate diverse però non è sempre significativo, perché spesso il boom in positivo o in negativo dipende dall’esito di singoli titoli, per cui se ci si confronta con Avengers: Endgame, uscito in aprile 2019, la situazione sembra pessima perché il film Marvel è stato un successo stratosferico. Che comunque una parte del pubblico che prima andava ogni tanto in sala abbia deciso di non tornarci più è un dato di fatto. Tra le varie cause di disaffezione, affrontate nei barometri precedenti, ne aggiungo un’altra, a cui non avevo ancora pensato e che mi è venuta in mente vedendo le sale spesso semivuote e i ristoranti e i luoghi di villeggiatura, invece, sempre stracolmi. Il problema non è tanto la concorrenza delle piattaforme. Se proviamo a chiedere in giro la maggior parte risponde “Vedere il film in sala è un’altra cosa!”, “W il cinema!”, “Adoro!!” e bla bla bla. Ma allora, viene da chiedere, “Se il cinema ti piace tanto, perché l’ultimo film che hai visto in sala è, se va bene, Tolo Tolo?”. Il fatto è che viviamo buona parte della giornata davanti a un video, che sia del cellulare o del computer, magari abbiamo pure visto in tv quella serie che ci piace tanto, quando arriva finalmente il momento di uscire di casa, l’idea di andarsi a chiudere al buio davanti a un altro schermo non stuzzica più di tanto. Si cerca qualcosa che stacchi maggiormente.

Qual è la soluzione allora, visto che il cinema ci piace tanto?”. Intanto acquisire consapevolezza delle nostre scelte, poi selezionare di più e non esporsi passivamente a tutto ciò che ci si pone davanti perché alla portata. Ma ci stiamo gradualmente arrivando. Dopo uno sbilanciamento a favore delle piattaforme che durante la pandemia hanno assorbito la nostra voglia e il nostro bisogno di svago (e per fortuna che ci sono state!), la situazione si sta piano piano riequilibrando e l’offerta sempre più serrata tra piattaforme rivali dà l’idea che si stia raggiungendo una sorta di saturazione del mercato che imporrà una necessaria razionalizzazione dell’offerta. Come dire, “Non è che possiamo passare la nostra vita a vedere serie tv a ripetizione, no?”. La confusione, comunque, regna sovrana, per un utente medio non appassionato e/o informato è davvero difficile capire cosa esce in sala e cosa in piattaforma e alcune politiche (vedi Disney), continuano a confondere le idee. Basta pensare che se vai al cinema ti trovi in rapida successione i trailer di Elemental, Peter Pan e Wendy e La Sirenetta, con il primo e l’ultimo per cui l’appuntamento è in sala, e il secondo invece già disponibile direttamente in streaming. Che confusione, vero?

Ma veniamo ai dati del trimestre. Ricordo, come al solito, le preziose fonti: Cinetel, Cineguru, Boxofficemojo, Anec, Cinema in sala e l’esercente Flavio Baldoni. Gli incassi sono al 30 aprile 2023 e sono specificati tra parentesi dopo il titolo del film o nei riquadri riepilogativi. Le percentuali sono calcolate rispetto all’anno precedente, quindi al 2022.

FEBBRAIO 2023

Si parte in quarta, sulla scia del buon esito natalizio grazie soprattutto alla coda lunga di Avatar – La via dell’acqua, forte dei 44,7 milioni di euro accumulati. Con il vento in poppa sul 2022, le percentuali segnano un +52,51% negli incassi e un +45,56% nella vendita dei biglietti. La differenza tra i due dati è dovuta principalmente a biglietti più costosi (sovrapprezzo 3D, film Top, ecc) rispetto al 2022. Nonostante un andamento all’apparenza più che dignitoso, però, sotto sotto il mese non brilla. A mancare sono i film e quelli che escono, soprattutto i titoli su cui si puntava, non funzionano come sperato, sia al di qua che al di là dell’oceano. Il successo inferiore alle attese di Ant-Man and the Wasp – Quantumania (€ 5.974.308) dimostra una cosa, che sarà ancora più evidente con il flop di Shazam! Furia degli dei (€ 1.656.143): la voglia di supereroi si sta assottigliando o, perlomeno, non basta più l’etichetta “film di supereroi” per portare il pubblico in massa nelle sale. La nicchia di appassionati è ancora enorme, ma gli incassi più bassi delle lecite aspettative sono un segnale di allarme da non sottovalutare. Lo dimostra anche il riscontro mondiale, con Ant-Man and the Wasp – Quantumania fermo a 474,5 milioni di dollari, un totale inferiore alla soglia dei 500 milioni di dollari che sono ormai lo standard dei film Marvel per parlare di successo. Ovviamente si tratta di cifre da capogiro che farebbero la gioia di qualsiasi altro film, ma bisogna ovviamente tenere in considerazione i grandi investimenti che progetti di questo tipo richiedono (per Quantumania si parla di un budget di 200 milioni di dollari).

Il resto del mese vede l’affermarsi di vari film medi, linfa vitale per la sopravvivenza delle sale: The Plane (€ 1.481.263), Bussano alla porta (€ 930.466), Gli spiriti dell’isola (€ 2.168.909), Magic Mike – The Last Dance (€ 802.714), Non così vicino (€ 1.483.586). Continua poi a sonnecchiare Everything Everywhere All at Once, uscito in ottobre e opportunamente redistribuito viste le tante nomination, ma nel pre-Oscar è ancora sotto al milione di euro. Gli unici exploit sono dati dalla riedizione di Titanic (€ 1.672.888) in versione 3D e rimasterizzata 4K (che nella classifica dei maggiori incassi di tutti itempi deve comunque cedere il terzo posto ad Avatar – La via dell’acqua), e l’andamento in progressione di The Whale (€ 3.395.705), scommessa vinta della I Wonder che parte subito molto bene per poi consolidare nel post Oscar le due statuette ricevute. Niente da fare invece per il cinema italiano, ormai attestatosi a standard medi da cui, salvo Checco Zalone, non pare per il momento, e nonostante la varietà dell’offerta, in grado di riprendersi. Non ci riescono nè Il primo giorno della mia vita (€ 2.128.792), né Tramite amicizia (€ 3.002.117). Ci si domanda infine che senso abbia portare al cinema Argentina, 1985 dopo che è da qualche mese in streaming. Sì, certo, probabilmente si sperava vincesse l’Oscar, ma l’approdo in una decina di sale non ne ha di certo aiutato la visibilità e il mancato Oscar lo ha immediatamente fatto uscire di scena.

Da segnalare, infine, l’ottimo risultato della riedizione, per pochi giorni, di Frankenstein Junior, in versione restaurata e digitalizzata e a prezzo maggiorato in quanto evento. L’incasso in tre giornate feriali di € 358.681 ci fa capire chiaramente una cosa: c’è fame di bei film. Quando arrivano non ce n’è per nessuno, le sale si riempiono.

MARZO 2023

Nel mese di marzo continuano i dati positivi con +32,77% negli incassi e +31,44% nei biglietti venduti. A svettare è soprattutto Creed III (€ 6.831.51) che parte benissimo per poi sgonfiarsi abbastanza rapidamente, in leggera controtendenza rispetto all’andamento mondiale, dove il terzo capitolo rappresenta il maggiore incasso della saga spin-off di Rocky (273,7 milioni di dollari l’incasso worldwide contro i 173,5 del primo e i 214,2 del secondo). In Italia invece è Creed II, con 7,2 milioni di euro, il maggiore incasso dei tre film della saga. L’altro grande successo del mese è John Wick 4 (€ 5.552.912) che nonostante la durata monster diventa il film più visto della saga con Keanu Reeves, sia in Italia che in tutto il mondo (incasso worldwide 402,4 milioni di dollari). Il problema è che oltre a questi due solidi risultati il mese non riserva molto altro. Shazam! Furia degli Dei (€ 1.656.143) conferma la china discendente dei supereroi, cui non basta più sfoggiare calzamaglie aderenti e superpoteri per garantire grandi incassi, ed è così anche in U.S.A., dove il film DC Comics incassa solo 75,8 milioni di dollari, che rappresentano il 56,8% del totale di 133,4 milioni di dollari, un po’ un problema considerando il budget di 125 milioni di dollari.

Si difende bene invece Scream VI (€ 1.827.814) che beneficia di un periodo di minor criticità rispetto al quinto capitolo, intorno al milione di euro, uscito l’anno scorso nel mese di gennaio. A proposito, nota polemica, per i film horror soprattutto, se uno non ha modo di vederli il primo week-end di programmazione, in quelli successivi vengono immediatamente posizionati a orari per lo più assurdi, o nel primissimo pomeriggio o a notte fonda, probabilmente per fare spazio alle nuove uscite. Un maggiore equilibrio, magari anche una rotazione degli orari in modo da rendere il film visibile a un pubblico differenziato, potrebbe aiutare anche la resa del film. Sul fronte italiano torna il film di genere grazie a L’ultima notte di Amore (€ 3.179.223), ma nonostante il grande parlarne bene e fior di servizi in tv, il risultato è buono, in proporzione agli altri film italiani, ma senza i leciti superlativi sperati. Il problema è che il cinema italiano, soprattutto per scelte distributive non lungimiranti (grandi comici che sono andati direttamente in streaming, troppi film solo per tre giorni in sala così da ricevere i contributi e poi di filato in streaming), è atteso più in piattaforma che in sala. Insomma, è sempre meno un evento per cui si decide di uscire di casa e spendere i soldi del cinema.

APRILE 2023

Aprile mette il turbo e segna +61,92% negli incassi e +54,6% nei biglietti venduti. Come già specificato, la differenza tra i due valori è dovuta all’aumento, soprattutto nei multiplex, che i biglietti hanno avuto nel post Covid. Ma non brontolate, resta l’intrattenimento più economico a disposizione e la maggior parte delle sale adotta sistemi di fidelizzazione attraverso abbonamenti e/o tessere che riducono sensibilmente l’esborso necessario per accedere alla sala. Davvero, ridurre la questione a “si va meno al cinema perché costa troppo” porta fuori strada. A dimostrarlo il fatto che se arriva il film giusto, può esserci la nebbia, la canicola, la partita in tv (ma ormai la partita in tv c’è ogni giorno!), ma il richiamo della sala diventa irresistibile. Succede con Super Mario Bros – Il film (€ 18.139.217), per cui i più ottimisti speravano in un incasso intorno ai 10 milioni di euro, invece non si placa la voglia di vederlo, per alcuni anche di rivederlo, ed è così in tutto il mondo, con un risultato globale che, settimana dopo settimana, arriva a superare il miliardo di dollari. Come mai tanto clamore? Pare che la causa scatenante sia il rispetto del videogioco di provenienza che ha mandato in solluchero la fan base e, soprattutto, il fatto che la fan base sia planetaria. Ma come sappiamo un titolo forte, o fortissimo come in questo caso, non è in grado di sostenere l’esercizio e infatti il mese funziona perché i film medi finalmente ci sono e fanno il loro lavoro di film medi: Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri (€ 2.732.917), Air (€ 3.160.142), L’esorcista pel Papa (€ 2.357.741).

Continua a non deludere, poi, l’horror, con La casa – il risveglio del male (€ 2.138.461) in grande effervescenza, con un incasso globale che ha già raggiunto 89 milioni di dollari dopo un paio di settimane a fronte di un budget di 18 milioni di dollari. Non decollano, invece, né I tre moschettieri (€ 704.940) in salsa francese, né Cocainorso (€ 699.378) che si configura come fenomeno prevalentemente U.S.A. (il 73,8% dell’incasso globale di 87,1 milioni di dollari proviene dagli Stati Uniti). Il cinema italiano ha un sussulto verso la fine del mese grazie al tanto parlare intorno a Il sol dell’avvenire che in pochi giorni supera abbondantemente i due milioni di euro incassati dal precedente Tre piani e pare destinato a diventare uno dei titoli italiani più visti della stagione. Tra i film nazionali a deludere è soprattutto Il ritorno di Casanova (€ 714.888) che nonostante regista prestigioso (Gabriele Salvatores) e attori di richiamo (Toni Servillo e Fabrizio Bentivoglio) resta in perenne stand-by.

BOX OFFICE DAL 1° AGOSTO 2022 AL 30 APRILE 2023

Posizione – Film – Incasso – Presenze

     AVATAR – LA VIA DELL’ACQUA – € 44.779.144 – 5.054.766

2      SUPER MARIO BROS – IL FILM – € 18.139.217 – 2.482.685

3      MINIONS 2 – € 14.779.072 – 2.187.583

4      BLACK PANTHER – WAKANDA FOREVER – € 8.464.734 – 1.141.220

5      IL GRANDE GIORNO – € 7.193.785 – 1.014.896

6      CREED III – € 6.831.511 – 917.113

     IL GATTO CON GLI STIVALI 2 – € 6.110.169 – 922.061

8      ANT-MAN AND THE WASP: QUANTUMANIA – € 5.974.308 – 810.420

9      LE OTTO MONTAGNE – € 5.735.231 – 835.283

10    LA STRANEZZA – € 5.586.026 – 868.534

Sono tre le nuove entrate in top-10. La più clamorosa è indubbiamente Super Mario Bros – Il film che irrompe in seconda posizione superando anche Minions 2 che pareva inossidabile, ma arrivano anche Creed III al sesto posto e Ant-Man and the Wasp: Quantumania all’ottavo, il primo sorprendendo, il secondo invece deludendo. Escono quindi di scena Black Adam, Tre di troppo e Me contro Te – Il film: Missione giungla. Da segnalare anche il buon andamento di Le otto montagne che, uscito a Natale, gode di una tenitura inaspettatamente lunga grazie a un ottimo passaparola, per cui resta in programmazione per tutto il mese di febbraio arrivando a superare il già buon risultato di La stranezza (solo come incassi, però, non come spettatori). Nel complesso, però, l’andamento della cinematografia nazionale è il punto debole della top-10: sono solo tre i film italiani presenti in classifica, solo Il grande giorno è in grado di raggiungere il milione di spettatori, e nessuno supera, ma nemmeno si avvicina, ai 10 milioni di euro di incasso complessivo. Per il resto, ben due film di animazione sul podio, entrambi targati Illumination, a proposito, “Disney? Dove sei? Continuerai a ingenerare confusione nel pubblico facendo uscire film direttamente in streaming e film in sala, ma dopo pochissimo in streaming, oppure razionalizzerai maggiormente le uscite?”. Perché, ormai lo abbiamo capito tutti molto bene, un film che esce in sala arriva in streaming con un appeal totalmente diverso e non finisce nel dimenticatoio nel giro di poche settimane, come invece accade se arriva direttamente su piattaforma.

Si arriva a fine aprile con una quota di mercato U.S.A. al 56,58%, mentre quella italiana è al 29,17%.

A seguire:

IL BARO-METRO: SGUARDI DALLA SALA (03/22_23) – PARTE 2

Buona lettura.