Fantascienza, Recensione

HUMANDROID

Titolo OriginaleChappie
NazioneSudafrica
Anno Produzione2015
Durata120’

TRAMA

L’ingegnere Dion Wilson ha sviluppato un’intelligenza artificiale con “anima” e la immette in uno scout-robot che viene rapito da una banda di criminali e impiegato, col nome di Chappie, in una rapina. Un collega di Dion manipola gli eventi affinché le forze dell’ordine impieghino il suo prototipo, una terribile macchina da guerra.

RECENSIONI

Nel ritorno in Sudafrica dopo Elysium, Neill Blomkamp, che s’ispira al suo cortometraggio Tetra Valla, di District 9 replica certi finti modi documentaristici (il prologo raccontato dai media) e il registro da commedia, ma con risultati imbarazzanti. Dopo razzismo e immigrazione, riflette in modo blando sulla violenza repressiva e sulla valorizzazione della Vita nelle intelligenze artificiali: il racconto è derivativo, con presupposto da Robocop (“omaggiato” dallo sterminatore Moose) e design fra Corto Circuito (Chappie) e Guerre Stellari (Moose). Il tutto condito da tracce sentimentali spielberghiane e dalla violenza da poliziesco con guerriglia urbana: a livello spettacolare è ottima la resa realistica delle animazioni digitali, e sono notevoli i due scontri a fuoco principali, all’inizio e verso la fine, ma è fallimentare il mix di registri (commedia/sentimento/dramma) in tutta la parte con Chappie (l’attore feticcio Sharlto Copley, ridisegnato dagli effetti con la tecnica rotomation), infante coccolato come un bambino e vessato come in un libro per l’infanzia. Di Elysium, inoltre, Blomkamp replica quei passaggi narrativi inverosimili che inficiano ancor di più la resa finale. Si salva l’idea finale dei nuovi “corpi” per gli umani. Ninja e Yo-landi Visser sono un duo rap, noto in Sudafrica come ‘Die Antwoord’.