
TRAMA
A Parigi, l’assistente di un senatore statunitense lavora anche per i Servizi Segreti, sognando una promozione che ottiene nel momento in cui deve fare da spalla ad un agente rodato, violento e apparentemente irresponsabile, che tenta di sgominare un traffico di droga che foraggia il terrorismo.
RECENSIONI
Fido di Luc Besson (produttore e soggettista), questa volta Pierre Morel sceglie il registro della commedia, perdendo parte delle buone prerogative dimostrate nell’altrettanto convenzionale Io Vi Troverò: Besson punta sempre al mercato U.S.A., ne replica i codici e ingaggia le sue star, ottenendo buoni riscontri al botteghino rifilando le medesime minestre riscaldate con cui Hollywood ha colonizzato il Mondo, migliorate con un dosaggio minore di stereotipi, più invenzioni e variazioni sul tema. Morel, dal canto suo, meriterebbe rispetto solo per il fatto di non amare gli stili di ripresa modaioli (come altri della scuderia di Besson): ha un modo di girare piano che cerca la tensione in modo classico, nonostante qui siano alte le dosi di action sopra le righe e le gag tarantiniane (= violenza vera eseguita da pagliacci) per mezzo del personaggio di John Travolta, uno spasso che entra di diritto nella (sua) antologia. Tutto già visto, tutto dinamico con colpi di scena prevedibili ma nobilitato da questo carattere che si è indotti a sottovalutare per i metodi poco ortodossi quando, in realtà, ha il controllo totale della messinscena. Si perde, rispetto a Io Vi Troverò, in pathos ma Luc Besson lascia sempre una firma inconfondibile, in questo caso la raffigurazione della “cattiva” terrorista, vittima dei propri fantasmi, tentennante, molto…francese. Il titolo fa il verso a Dalla Russia con Amore.
