Giallo, Sala

FINCHÈ C’È PROSECCO C’È SPERANZA

NazioneItalia
Anno Produzione2017
Genere
Durata101'
Tratto dadal romanzo di Fulvio Ervas
Fotografia

TRAMA

Campagna veneta, colline del Prosecco. Una serie di omicidi e, unico indiziato, un morto: il conte Desiderio Ancillotto, grande vignaiolo che pare essersi tolto la vita inscenando un improvviso e teatrale suicidio.

RECENSIONI

Un giallo di provincia con una partita di caratteri in tono (alla base c’è l’omonimo romanzo di Fulvio Ervas, anche tra gli sceneggiatori): un ispettore genialoide con una storia familiare alle spalle (il sempre ottimo Giuseppe Battiston) e un contesto, quello dell’industria vinicola nel nord est, fatto di uomini che non accettano compromessi, dediti al loro lavoro/passione in conflitto con chi minaccia la terra per i propri interessi.
Peccato che questa trasposizione (opera prima del regista Antonio Padovan, che cerca di restituire con una certa ricercatezza di toni il colore locale - con uno sforzo, a tratti lodevole, di racconto degli ambienti e di caratterizzazione dei personaggi di contorno -), si consacri a un’estetica pubblicitaria tanto codificata quanto piatta. E che la scrittura, pur sfumando nel malinconico umorismo l’intrigo omicida, scarti qualsiasi vera complessità, ponendo il film al confine indistinto con la fiction televisiva.