Recensione, Western

DINGUS, QUELLO SPORCO INDIVIDUO

Titolo OriginaleDirty Dingus Magee
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1970
Genere
Durata90’

TRAMA

New Mexico: Dingus Magee rapina Hoke che, entrato nelle grazie del sindaco in gonnella della cittadina, si fa nominare sceriffo per dargli la caccia.

RECENSIONI

Tratto da “La ballata di Dingus Magee” di David Markson (dove il protagonista, però, era diciannovenne), una quisquilia, un western più comico che venato di commedia: a tratti sembra di rivedere Stanlio e Ollio in situazioni da Willy il coyote e Beep Beep. Una sequela di equivoci, dispetti all’acqua di rose, donne che si vogliono maritare, uomini che (le) fuggono, tanto Amore Libero e l’indiana “Luna Bollente” che vuole fare “bim bam”. In pratica è un antesignano, con classe, di Arrapaho, simpatico nei singoli ingredienti ma, per accumulo, stancante. Burt Kennedy aveva fatto di meglio con la sua precedente commedia western, Il Grande Giorno di Jim Flagg (sempre con George Kennedy): manteneva un minimo la “serietà” del genere per iniettarvi ironie alla John Ford, senza perdere l’aderenza emotiva. Questo è puro burlesque, gli sceneggiatori Tom e Frank Waldman, infatti, vengono da serial televisivi quali come Strega per amore, Questo è Tom Jones, Vita da strega.