TRAMA
Rocky, sedici anni, ha il cranio deformato dalla leontiasi, malattia che non gli lascia molto tempo da vivere. Sua madre è una spostata, dedita agli stupefacenti, ma il loro rapporto è simbiotico e meraviglioso.
RECENSIONI
Più commovente, in modo diverso, di The Elephant Man, che ricorda per il protagonista sfigurato dalla leontiasi: Peter Bogdanovich, lontano dalla propria poetica cinefila e corale (e dalla sedia da regista da cinque anni, dopo il flop di …E Tutti Risero), punta sull'emozione e l'immedesimazione e ci riesce mirabilmente, aiutato in ciò dalle prove indimenticabili di Cher (premiata a Cannes, con un personaggio bizzarro che fa da contraltare alle apparenze) ed Eric Stoltz (c'è lui dietro la maschera, con trucco premio Oscar di Michael G. Westmore e Zoltan Elek). Raro equilibrio nel patetismo (evitato) e intrigante allegoria sulle maschere, quelle vere e quelle molto più orribili messe per difesa. Una storia vera.
